Federica Mangiapelo, fidanzato Marco di Muro a giudizio immediato per omicidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2015 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
Federica Mangiapelo, fidanzato Marco di Muro a giudizio immediato per omicidio

Federica Mangiapelo, fidanzato Marco di Muro a giudizio immediato per omicidio

ROMA – Marco Di Muro andrà a processo immediato per la morte di Federica Mangiapelo, la ragazzina di 16 anni il cui corpo è stato ritrovato privo di vita sulla riva del lago di bracciano il 1° novembre 2012. Di Muro, ex fidanzato della ragazzina, il 13 luglio sarà in aula per la prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Roma. Il giovane è accusato di omicidio volontario, dopo la scoperta che Federica non è morta di miocardite ma di annegamento, con l’aggravante di aver lasciato la ragazzina minorenne in un luogo isolato da sola e di notte.

Valeria Riccioni sul Messaggero scrive che il tribunale di Civitavecchia ha emesso il decreto di giudizio immediato il 22 aprile e il legale di Di Muro non sembra sorpreso:

“«La decisione del gip non mi stupisce, è prassi fare questo tipo di scelta dell’immediato cautelare – commenta uno degli avvocati di Di Muro, Cesare Gai – Quando mi verrà notificato il decreto, esamineremo l’imputazione e a quel punto avremo tempo quindici giorni per valutare i pro e i contro del dibattimento o del giudizio abbreviato. Ma sceglieremo insieme al nostro assistito».

Della scorsa settimana la conferma, da parte della Corte di cassazione, delle misure cautelari nei confronti dell’uomo, che erano state disposte dal gip a metà dicembre. «Quello che posso garantire – prosegue Gai – è che sarà una decisione serena, perché mai come in questo caso sono state fatte indagini ad ampio raggio. Sceglieremo tenendo presenti le prove raccolte durante la fase investigativa. Vedremo se nell’imputazione c’è altro rispetto a ciò che abbiamo. Quello che è certo è che questo è diventato un processo scientifico, di prove medico legali»”.

Dopo oltre due anni e mezzi di indagini è arrivata la svolta e gli inquirenti hanno formulato un’accusa nei confronti di Marco: prima di omicidio, poi di omissione di soccorso e infine di omicidio volontario dopo la scoperta che Federica non è morte di miocardite, ma di annegamento:

“Da quel momento il caso è andato avanti tra consulenze e perizie. A complicare la posizione dell’accusato, quest’estate, la perizia collegiale secondo la quale Federica è morta per annegamento e non per miocardite, come si credeva nella prima fase. L’ipotesi è che Di Muro l’abbia uccisa spingendole la testa in acqua, al culmine di una lite, forse per motivi di gelosia.

«È un processo – conclude Gai – sotto alcuni aspetti molto pesante e drammatico, in questo ribadisco la mia vicinanza alla famiglia di Federica Mangiapelo».
Uno strazio per i genitori della giovane, Luigi e Rosella, che non hanno mai creduto alla ricostruzione dei fatti data dell’ex della figlia. «È un altro passo verso l’accertamento della verità – dice il loro avvocato, Andrea Rossi – Ora attendiamo le decisioni dell’imputato circa l’atteggiamento processuale, se vorrà andare a giudizio abbreviato o affrontare il dibattimento di fronte alla Corte D’Assise””.