Felice Maniero: “Voglio querelare Milena Gabanelli (Report)”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2015 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Felice Maniero: "Voglio querelare Milena Gabanelli (Report)"

Felice Maniero (Foto Lapresse)

ROMA – Felice Maniero furioso è pronto a querelare Milena Gabanelli. La colpa della giornalista di Rai Tre è quella di voler mandare in onda un servizio, durante la prossima puntata di Report, in cui gettava ombre sul suicidio della figlia Elena, avvenuto nel 2006.

“Ho fatto quasi vent’anni di galera, ho smantellato la banda che teneva sotto controllo il Nord Italia, che cosa posso fare ancora perché mi lasciate in pace? Non tanto me, ma la mia famiglia, i miei figli e la mia compagna. Che c’entrano loro con il bandito Felice Maniero? E poi che informazione è mai questa che si basa sul sentito dire di un balordo? Uno che dice di aver origliato una chiacchiera in carcere sull’omicidio di mia figlia. E naturalmente non vuol dire da chi l’ha sentita. Non ho mai querelato un giornalista in vita mia e ne ho letto di cotte e di crude su di me, ma adesso basta, querelo tutti”, si è sfogato Maniero con Maurizio Dianese del Gazzettino. 

Felice Maniero ha scritto alla Rai una lettera in cui accusa Report di essere “una macchina infernale che distrugge le famiglie” utilizzando informazioni false.

“La Gabanelli mi deve credere quando dico di avere una certa esperienza nel settore e nella malavita non si parla di un omicidio – condannandosi automaticamente all’ergastolo – davanti ad un perfetto sconosciuto. Anche se è un compagno di cella. Non solo, se il suicidio di mia figlia Elena fosse stato un omicidio commesso dalla mia ex banda, la Gabanelli può star certa che il segnale sarebbe stato chiaro. Per me e per tutti. Così si usa nelle bande criminali. Che logica ha un avvertimento che non capisce nessuno? Carabinieri, polizia, magistratura e il sottoscritto, sulla base del diario di mia figlia, non hanno avuto alcun dubbio sul suicidio. Io avrei dato credito all’ipotesi dell’omicidio. Ma quando mai?”.

Al cronista che gli domanda se non sia possibile che qualcuno della vecchia banda si sia vendicato su Elena, Maniero risponde:

“Nella nostra banda non è mai successo che qualcuno se la sia presa con un familiare. Mai. È se si deve punire qualcuno lo si ammazza – e posso anche ammettere che in certe organizzazioni si ammazzi il congiunto – ma nel modo più feroce possibile, perché il messaggio sia chiaro. (…) Io non chiedo comprensione perché sono stato un bandito, ma ho pagato il mio debito con la galera e con la distruzione della mia banda. No, io chiedo alla Gabanelli e alla Rai di ricordarsi che i miei figli vanno a scuola e portano quel nome nuovo che lei ha già sbandierato ai quattro venti. I compagni di classe li hanno riconosciuti e io sono stato costretto il giorno dopo a spostarli di scuola. Succederà lo stesso lunedì prossimo, li ritroverò disperati e dovremo subire ancora una volta il calvario che abbiamo già vissuto più volte. Non mi sento perseguitato, dico che è la mia famiglia ad essere perseguitata”.