Fermati dai carabinieri si giustificano: “Non rispondiamo alle leggi italiane”. Denunciati e auto sequestrata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2020 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
Fermati dai carabinieri si giustificano: "Non rispondiamo alle leggi italiane". Denunciati e auto sequestrata

Fermati dai carabinieri si giustificano: “Non rispondiamo alle leggi italiane”. Denunciati e auto sequestrata

ROMA – Andavano in giro senza motivi e fermate dai carabinieri si erano giustificati: “Non dobbiamo rispondere alle leggi italiane, siamo soggetti di diritto internazionale e abbiamo lo status di diplomatici”.

Qualche ora fa hanno violato ancora le norme di contenimento per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

La prima volta erano stati fermati dai militari dell’Arma, il 5 aprile scorso, a Monzambano (Mantova).

Nell’auto controllata al posto di blocco c’erano due coppie.

Se in un primo momento avevano detto che erano diretti ad un supermercato di Peschiera del Garda (Verona) per fare la spesa, poco dopo, visto che la domenica gli esercizi commerciali erano chiusi, avevano ammesso che erano usciti per fare una passeggiata.

E mentre i carabinieri, al rifiuto dei quattro di mostrare i documenti, li avvertivano che sarebbero stati denunciati, una delle donne presenti nel mezzo filmava la scena.

A quel punto, i militari avevano rimandato indietro l’auto con a bordo i quattro, multandoli e denunciandoli per resistenza a pubblico ufficiale.

Poche ore fa, come detto, due degli stessi protagonisti, si sono negati nuovamente ai controlli.

Questa volta a Pastrengo, in provincia di Verona, e nuovamente con la stessa giustificazione: “Siamo soggetti di diritto internazionale, non dobbiamo sottostare alle leggi nazionali italiane, state commettendo una grave violazione dei diritti umani di cui risponderete davanti alla Corte di Strasburgo”.

Il tutto, ancora una volta, senza fornire documenti e riprendendo i militari in un nuovo video.

Dopo essersi rifiutati di sottoporsi ad accertamenti per rilevare eventuali usi di alcol o droghe, il conducente ha deciso di consegnare i documenti.

Lui e la compagna sono stati multati e per l’uomo è scattata anche la denuncia per calunnia relativamente all’operato dei militari, per trattamento illecito di dati personali e rifiuto dell’accertamento etilometrico e di sostanze stupefacenti.

Infine sia la patente che l’auto sono state sequestrate. (fonte L’ARENA)