FERRARA – Gli hanno chiesto una sigaretta e al suo rifiuto lo hanno picchiato, immobilizzato e derubato del portafogli. Questa la disavventura di un ragazzo di Ferrara, che lo scorso 29 febbraio ha presentato una denuncia contro i due aggressori che lo hanno derubato e preso a pugni al Parco Pareschi in pieno giorno. Dopo settimane di indagine, gli agenti della polizia hanno arrestato con l’accusa di rapina due fratelli di 19 e 20 anni, di origine marocchina e senza fissa dimora in Italia, che erano già noti alle forze dell’ordine.
Il quotidiano La Nuova Ferrara scrive che la giovane vittima si era presentata in Questura pochi minuti dopo l’aggressione, avvenuta intorno alle 10 del mattino del 29 febbraio scorso:
“Con l’occhio sinistro completamente tumefatto, aveva fornito agli ispettori della Terza sezione della Squadra Mobile elementi molto importanti per l’individuazione degli aggressori. Aveva raccontato di essere stato avvicinato dai due malviventi mentre attraversava a piedi il parco Pareschi, alle 10 del mattino. Al sua rifiuto di dare loro la sigaretta, i due avevano sfoderato un’improvvisa violenza. Il giovane era stato ripetutamente preso a pugni, scaraventato a terra, bloccato e rapinato del portafogli. La vittima aveva visto bene i suoi aggressori, e aveva fornito una descrizione molto dettagliata agli ispettori.
Pochi giorni dopo, peraltro, mentre le indagini erano ancora in corso, uno dei due fratelli era entrato ancora in azione, questa volta al negozio Kiabi del centro commerciale Il Castello. L’uomo aveva tentato di rubare un capo di abbigliamento, dopo aver staccato la placca antitaccheggio ma, vistosi scoperto, aveva abbandonato il bottino ed era scappato, riuscendo a dileguarsi. Dai successivi accertamenti la polizia di Stato aveva appurato che l’autore del tentato furto era il ventenne marocchino, e questo elemento ha cisì “arricchito” le indagini già in corso sulla rapina di corso Giovecca, coordinate dal pm Giuseppe Tittaferrante.
Gli elementi raccolti da Squadra mobile e procura hanno consentito così al pm di chiedere e ottenere il 5 aprile dal gip due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei due fratelli. Il più giovane già si trovava rinchiuso per altra causa nel carcere di Bologna, dove gli è stato notificato il provvedimento. L’altro nè stato invece rintracciato e arrestato il 7 aprile dagli ispettori della Terza sezione della Mobile@.