Ferrovie. Wc chiusi nelle stazioni minori: protesta di Serracchiani

Pubblicato il 28 Gennaio 2012 - 15:29 OLTRE 6 MESI FA

TRIESTE – ''Le Ferrovie devono riaprire i servizi igienici nelle stazioni minori perche' non vi e' nessuna normativa europea che ne imponga la chiusura''. Lo afferma l'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani.

Commentando la decisione di Rfi – la societa' delle Fs che gestisce l'infrastruttura ferroviaria – di chiudere i servizi igienici in numerose stazioni ferroviarie del Friuli Venezia Giulia, motivandola con l'esigenza di conformarsi alla normativa europea, Serracchiani puntualizza che ''non c'e' nessun regolamento europeo che imponga la chiusura, e l'unica normativa europea esistente risulta essere il Regolamento 1371/2007/CE che non pone vincoli in materia''.

Rendendo noto di aver ''segnalato l'incongruenza con una lettera alla dirigenza Rfi del Friuli Venezia Giulia'', Serracchiani ipotizza che ''il malinteso possa essere sorto da un'errata interpretazione della disposizione europea sulle stazioni ferroviarie e l'obbligo di adeguare i servizi igienici alle necessita' delle persone a mobilita' ridotta, che fa esenti le stazioni con meno di mille passeggeri. Ma e' del tutto evidente che il sistema europeo mira ad alzare gli standard di efficienza e che quindi la scelta di Rfi appare arbitraria, infondata, illegittima e contraria – conclude – proprio allo spirito delle norme Ue''.