Festino Santa Rosalia, immagini Gay Pride sulla Cattedrale: guerra Curia-Orlando

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 00:17 OLTRE 6 MESI FA
Festino Santa Rosalia, immagini Gay Pride sulla Cattedrale: guerra Curia-Orlando

Festino Santa Rosalia, immagini Gay Pride sulla Cattedrale: guerra Curia-Orlando

PALERMO – Immagini del Gay Pride proiettate sulla facciata della Cattedrale di Santa Rosalia proprio nel giorno del festino della santa patrona. Tra la Curia e il sindaco Leoluca Orlando scoppia così la guerra. La Curia non ha preso bene la proiezione, la sera del 14 luglio, dei loghi omosessuali sulla facciata della Cattedrale, davanti a migliaia di fedeli accorsi a una festa religiosa che da 389 anni mischia sacro e profano. Polemica che si somma alla recente decisione della giunta di Palermo di istituire il Registro sulle Unioni civili, che riconosce pari diritti sul piano amministrativo alle coppie eterosessuali e a quelle delle stesso sesso.

Il Cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, già durante la tradizionale Messa celebrata in Municipio per l’avvio delle celebrazioni del festino, non si era lasciato sfuggire l’occasione per strigliare sindaco, giunta e consiglieri, richiamandoli al senso di ”responsabilità politica e amministrativa e a una corretta ‘scala di valori’ come quelli della vita e della famiglia, istituzione naturale basata sull’amore fecondo fra un uomo e una donna, che vanno chiaramente affermati e coerentemente sostenuti, e sui quali non sono ammesse confusioni”.

Una polemica implicita con le scelte dell’amministrazione che con quelle immagini si è trasformata in guerra aperta. A scatenarla sono stati un post e alcune foto pubblicate su Facebook da Don Fabrizio Moscato, il segretario particolare dell’arcivescovo. All’indomani della sfilata del Carro trionfale con la statua della Santa, conclusa con i tradizionali fuochi d’artificio, anche Don Moscato accende le polveri contro l’organizzazione del festino.

Sul suo profilo Facebook, posta una serie di foto dove si vedono le immagini proiettate nel portico della Cattedrale come il logo del Pride e delle unioni omosessuali. E riferendosi in particolare a un video, scrive:

”Vergogna stiamo toccando il fondo”.

Il sacerdote sottolinea anche che il carro della Santuzza, entrato nel sagrato della Cattedrale, era ornato con ”motivi orgiastici”. Decisamente troppo per Don Moscato che sempre su Facebook si interroga:

”Ma chi può convincermi che è tutto normale? Ma chi può avere argomenti che difendano un vero e proprio insulto alla nobiltà della fede che la Santuzza ed anche la Cattedrale rappresenta? Chi può dirmi che non si tratti di sudicia provocazione?”.

Infine l’accusa che suona come un’anatema:

”Questa è strumentalizzazione dei bambini! Questo è un futuro imposto ai bambini da minoranze che hanno uno sguardo falso e deviato…”.

La replica del Comune è affidata a una nota, dai toni misurati, diffusa nel pomeriggio dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore alla Cultura Francesco Giambrone: ”Lo spettacolo di ieri sera è stato nel suo complesso un modo per narrare la città, una festa per raccontarne le tante parti, rappresentare i tanti tasselli del mosaico che la compongono. Una festa che è stata lo specchio di una città fatta di tante ricchezze, diversità e anime che convivono pacificamente”.

Orlando e Giambrone puntualizzano infine che davanti alla Cattedrale sono stati letti ”trenta minuti di testi musicali e poetici che, tutti insieme, esortavano verso l’amore e in particolare verso l’amore e l’attenzione per il prossimo, accompagnati da circa seimila immagini. Sono concetti semplici, e semplicemente si è scelto di accompagnarli con immagini che narrano la città acriticamente, con ammirazione verso la bellezza data dalla diversità e dal molteplice, tutti in un unico corpus d’immagini da cui non è giusto né legittimo estrapolarne una e una sola”.