Fiat, Pomigliano: operaio invita Fornero in fabbrica

POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI) – ''In Italia non esiste solo chi dice 'no', e spero che siano tenuti in considerazione anche coloro che accettano un confronto e le sfide'': e' quanto scrive Gerardo Giannone, operaio della Fiat di Pomigliano d'Arco, invitando il ministro del Lavoro Elsa Fornero a recarsi in fabbrica ad illustrare il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro.

''Lei ha detto di essere pronta ad andare nei luoghi di lavoro e nelle universita' a spiegare il disegno di legge, anche a quelli della Fiom – si legge nella lettera di Giannone – io non sono un iscritto Fiom, ma uno di quelli che ha sostenuto il 'si' al piano Marchionne per il rilancio di Pomigliano, uno di quei 2.888 operai che hanno creduto in un nuovo modello lavorativo, che ci permettesse di ritornare al lavoro e di rilanciare l'economia non solo della nostra area geografica, ma dell'intero Paese. Le chiedo di interrompere questa cattivissima abitudine di tener solo presente chi urla, e di dare precedenza a quella maggioranza silenziosa e rispettosa del pensiero altrui. Ministro venga a Pomigliano a spiegare il disegno di legge, venga da noi operai Fiat a dirci cosa cambia per noi e cosa non cambia per chi lavora in una piccola azienda di 10 unita'; venga tranquilla senza temere contestazioni, sapendo che trovera' una platea di operai molta attenta e piena di domande, di gente che si alza alle 4,30 del mattino per lavorare, di gente che pur stando da tre anni in cassa integrazione mantiene una dignita' enorme ed un rispetto per il pensiero altrui senza pari''.

Giannone, infine, sottolinea che insieme con i colleghi e' pronto ad accollarsi le spese per la sala, i microfoni ''e tutto quanto servira'''.

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