Figli tutti uguali? Oggi quelli dei non sposati non godono degli stessi diritti

Pubblicato il 12 Ottobre 2012 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Figli tutti uguali, entro la fine del mese la commissione Giustizia della Camera dovrebbe dare il via libera per il voto dell’Aula alla proposta di legge che equipara in tutto i figli naturali a quelli legittimi, cioè quelli nati all’interno del matrimonio. La proposta è in calendario per novembre. Se venisse approvata senza modifiche sarebbe subito legge. Una svolta epocale che cancellerebbe un’anacronistica discriminazione: forse non tutti sanno che nel 2012 in Italia, dal punto di vista legale, i figli naturali non godono né di eredità né dell’affidamento ai parenti più prossimi. Per la legge italiana i figli sono tutti uguali fintanto che ci sono i genitori, ma se mamma e papà muoiono, quelli nati fuori dal matrimonio devono per legge essere affidati ai servizi sociali:  in assenza di un contratto matrimoniale non è stato stipulato nessun vincolo legale nemmeno con i famigliari. Orfani senza più nemmeno una famiglia.

Il provvedimento è diretto a modificare l’attuale normativa civile della filiazione naturale, con l’obiettivo di eliminare dall’ordinamento le residue distinzioni tra status di figlio legittimo e status di figlio naturale. La norma riconosce, tra l’altro, ai figli naturali un vincolo di parentela con tutti i parenti e non solo con i genitori. Il che significa che in caso di morte dei genitori il figlio può essere affidato ai nonni e non dato in adozione come accade oggi. Inoltre questa parificazione ha conseguenze anche ai fini ereditari. L’esame del provvedimento e’ stato completato nei giorni scorsi dalla commissione Giustizia della Camera. Ora e’ alle altre commissioni competenti per i pareri e già la prossima settimana potrebbe avere il via libera definitivo per l’Aula.

Per Maurizio Paniz, deputato Pdl e membro commissione Giustizia a Montecitorio, “le colpe dei padri non possono mai ricadere sui figli. E comunque l’interesse dei figli deve essere sempre prevalente e tutelato”. Gli fa eco la capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti: “È una riforma epocale che equipara tutti i figli a livello di parentale, di eredità e di diritti e doveri. Va approvata subito, altrimenti non si approva più e visto, anche, che c’è una delega al Governo per le norme di attuazione deve avere l’ok entro la fine della legislatura”.