Figlio da utero in affitto all’estero, non è reato iscriverlo all’anagrafe

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2015 - 20:39 OLTRE 6 MESI FA
Figlio da utero in affitto all'estero, non è reato iscriverlo all'anagrafe

Figlio da utero in affitto all’estero, non è reato iscriverlo all’anagrafe

BOLOGNA –  Non è reato iscrivere all’anagrafe un bambino nato (all’estero) da una madre surrogata che acconsente alla procedura. La sentenza arriva da Bologna, dove il giudice ha prosciolto i genitori di un bimbo (oggi di un anno e mezzo) nato in Ucraina da un utero in affitto.

I genitori del piccolo, una coppia di 51 e 55 anni di San Lazzaro di Savena (Bologna), due anni fa erano andati in Ucraina per avere un figlio. Tornati in Italia, aveva chiesto la sua iscrizione nei registri dello stato civile del Comune, allegando il consenso della madre naturale al viaggio in Italia del neonato, al trasferimento della sua residenza con il padre biologico e all’iscrizione della moglie dell’uomo come madre del piccolo.

La Procura di Bologna aveva chiesto il rinvio a giudizio della coppia, ma per il giudice per l’udienza preliminare Gianluca Petragnani Gelosi la richiesta di trascrizione non è falsa perché “non era idonea a trarre in inganno nessuno” sulla reale ed effettiva maternità.

Per il giudice, inoltre, non si può rimproverare nulla all’ufficiale di stato civile che l’estate scorsa ha fatto la trascrizione, perché

“si è posto ammirevolmente il problema ‘se dopo sette mesi dalla nascita, il minore possa ancora essere privato del suo diritto di esistere per il nostro ordinamento'”.