Finmeccanica e l'ipotesi di quella tangente da 81 milioni a Panama

Pubblicato il 4 Dicembre 2011 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA

PANAMA CITY – Arriva da Panama l'ennesimo guaio per Finmeccanica: ci sarebbe una ''discrepanza'' di 81 milioni di dollari nella vendita al governo di radar ed elicotteri, che in realtà potrebbe nascondere una tangente. Ad avanzare l'ipotesi è il quotidiano ''La Estrella on line'' secondo il quale l'interva vicenda sta creando non poco imbarazzo per il governo di Ricardo Martinelli, amico del latitante Valter Lavitola che proprio nel paese centro americano si sarebbe rifugiato.

Il contratto al centro di sospetti e veleni è quello che ha riguardato la fornitura al governo panamense, da parte di Finmeccanica, di 19 radar, 6 elicotteri ed altri equipaggiamenti. Secondo quanto pubblica ''La Estrella'', i conti della transazione con Finmeccanica non tornano e sarebbe stata rilevata una discrepanza di circa 81 milioni di dollari. Il costo dell'operazione divulgato fino ad oggi era infatti di 333 milioni di dollari, ma nelle ultime ore il ministro Frank De Lima ha rettificato, affermando che non è escluso che ''qualcuno abbia commesso un errore nel cambio di moneta''.

''La transazione – ha infatti aggiunto – è di 185 milioni di euro, pari a 252 milioni di dollari''. A difesa dell'operato del governo si è alzata invece la voce del ministro del Territorio, Jose Domingo Arias. Parlando ad una radio locale ha detto che ''sul contratto firmato a Panama non ci sono indizi di corruzione''. Diversa l'opinione del Partito rivoluzionario democratico (Prd), all'opposizione, che chiede un'inchiesta d'ufficio: il leader del Prd, Francisco Sanchez Cardenas, chiede di indagare sul pagamento di una presunta ''commissione''.

E la vicenda è anche occasione di un duro confronto tra ex alleati, il presidente Ricardo Martinelli ed il suo vice Juan Carlos Varela (destituito dal suo incarico di ministro degli Esteri il 30 agosto). Varela aveva chiesto la cancellazione del contratto con la compagnia italiana, raccomandando che la Procura facesse indagini sull'ipotesi di una presunta lesione patrimoniale. Ma il presidente Martinelli – nella notte e da Caracas, dove partecipa alla riunione del Celac – ha fatto sapere, attraverso Twitter, che Varela nell'occasione della firma era sempre stato al suo fianco. Varela, sul social network nega, e la spirale dei veleni prosegue.

E mentre le polemiche infuriano, Tvn Noticias afferma di aver avuto accesso a messaggi di posta elettronica che confermerebbero uno stretto legame tra Lavitola ed il presidente Martinelli. L'autista del faccendiere italiano a Panama – secondo la tv – sarebbe Dioniso Mendieta, un agente del servizio di Protezione istituzionale, e gli sarebbe stato assegnato da Adolfo de Obarrio, segretario privato del presidente. Inoltre, afferma la tv, il 22 agosto scorso Lavitola viaggio' da Roma a Barcellona con Karen de Gracia, la presidente di Agafia, la compagnia che avrebbe preso una ''commissione'' per la mediazione tra il governo panamense e Finmeccanica per la vendita dei radar.