Fiom. Questura accorda sit in a Roma, ma non corteo

Pubblicato il 17 Ottobre 2011 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 17 OTT – La Fiom torna in piazza venerdi’ 21 ma rischia di non poter sfilare in corteo: per lo sciopero generale dei lavoratori della Fiat e di Fincantieri proclamato per venerdi’ – denuncia il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini – la Questura ha autorizzato solo il concentramento in piazza Esedra ma per ora non ha dato il via libera al corteo.

La ragione per chiedere al sindacato di non sfilare limitando la manifestazione a un semplice ”sit in” e’, secondo fonti della Questura, di ”sicurezza” dopo le violenze alla manifestazione degli indignati di sabato 15.

La Fiom che oggi ha fatto una conferenza stampa per spiegare le ragioni della protesta che riguardera’ tutti i lavoratori degli stabilimenti Fiat e Fincantieri ma anche quelli della componentistica, duramente colpiti dalla crisi del settore auto, ha fatto sapere che vuole sfilare e che ”ci sono ancora contatti in corso con la Questura”.

La mediazione che potrebbe essere trovata nelle prossime ore potrebbe essere il corteo verso una piazza non centrale. La Questura infatti ha detto no a piazza Navona e piazza Farnese come punti di arrivo del corteo la scorsa settimana mentre stamattina ha negato anche la possibilita’ alla manifestazione della Fiom di arrivare a piazza Santi Apostoli.

”Noi vogliamo sfilare – ha detto il segretario nazionale Giorgio Airaudo – dire no al corteo sarebbe un ulteriore cedimento ai violenti che hanno rovinato la manifestazione di sabato”. La Fiom ha ribadito che sara’ garantita la sicurezza.

”Alle nostre manifestazioni – ha detto il leader del sindacato Maurizio Landini – non si viene con i caschi e con gli zaini pieni di cose particolari, si viene a faccia scoperta e non le mani libere”.    Alla manifestazione partecipera’ il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

”Vogliamo che Fiat dica ai lavoratori e al Paese – ha detto Airaudo – quale e’ il suo piano industriale. Ad oggi e’ stato speso meno del 10% degli investimenti annunciati. Per molti prodotti c’e’ stato uno slittamento del lancio mentre altri sono proprio scomparsi. Ci sono effetti drammatici per i lavoratori con l’allungamento della cassa integrazione (per 10.000 lavoratori nei primi 9 mesi ci sono stati meno di 40 giorni di lavoro su 205, ndr)”.

Preoccupazione inoltre e’ stata espressa per il settore della componentistica, strettamente legato all’andamento del comparto auto e per la progettazione che secondo la Fiom ha subito uno stop. ”Temiano che a Mirafiori – ha detto Airaudo – prima o poi ci sia una dichiarazione di esubero per i lavoratori degli enti centrali”.

A favore della possibilita’ di sfilare per la Fiom si schiera anche il deputato Pdl, Giuliano Cazzola. ”Non condivido la linea di condotta e le posizioni politiche della Fiom – ha detto – ma credo che sia sbagliato vietare lo svolgimento del corteo nel giorno della loro manifestazione”.