Firenze, coniugi morti in auto: ipotesi omicidio-suicidio

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Maggio 2016 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Firenze, coniugi morti in auto: ipotesi omicidio-suicidio

Firenze, coniugi morti in auto: ipotesi omicidio-suicidio

FIRENZE – Coniugi trentenni trovati morti in auto: ipotesi di omicidio-suicidio. I corpi senza vita di Mattia Di Teodoro, 33 anni, e Michela Noli, 31 anni, separati da poco, sono stati trovati nella loro auto parcheggiata lungo l’Arno, a Firenze, nella notte tra domenica e lunedì. Sul corpo di Michela diverse ferite da taglio, la gola di Mattia squarciata da un fendente. Per il medico legale si è trattato di un omicidio-suicidio. Anche perché da quello che è emerso dalle prime indagini Michela aveva tentato di aprire lo sportello per fuggire, ma non ce l’ha fatta.

Forse è stato un omicidio pianificato. Secondo quanto scrive Marco Gasperetti sul Corriere della Sera Mattia Di Teodoro a casa avrebbe lasciato un biglietto con la confessione. Poi ha preso il coltello da casa e l’ha nascosto in macchina.

Ad avvertire la polizia è stata una telefonata di alcuni conoscenti della coppia che forse avevano intuito che cosa stava accadendo. Ma quando una volante è arrivata nel “campo delle coppiette”, come veine chiamato, all’altezza del quartiere Isolotto, dove era parcheggiata l’auto della coppia era troppo tardi. Nella macchina c’erano i corpi straziati dei due, quello di Mattia ancora al posto di Guida, quello di Michela accanto.

 

Scrive Gasperetti:

 

Secondo gli investigatori (sta indagando la squadra mobile di Firenze) sarebbe stato l’uomo a colpire la donna massacrandola con diverse coltellate. Poi, sempre in auto si sarebbe tolto la vita con la stessa arma, un coltello che aveva portato da casa. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, Mattia Di Teodoro, fiorentino, avrebbe chiamato in serata l’ex moglie, Michela Noli, 31 anni, per un ultimo chiarimento dopo la separazione. Lei aveva accettato ed era salita in auto sino ad arrivare in quella strada buia e appartata dell’Isolotto non lontana al parco delle Cascine. Si parla anche di un biglietto, una confessione, che l’uomo avrebbe lasciato a casa.