Firenze: migranti provano a sfondare in Prefettura per rogo capannone e morte di Alì

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2017 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Firenze: migranti provano a sfondare in Prefettura per rogo capannone e morte di Alì

Firenze: migranti provano a sfondare in Prefettura per rogo capannone e morte di Alì

FIRENZE – Attimi di tensione questa mattina davanti alla prefettura in via Cavour a Firenze dove un gruppo di una cinquantina di persone, che vivevano nel capannone andato a fuoco a Sesto Fiorentino, insieme ad alcuni militanti del Movimento di lotta per la casa, hanno tentato di entrare nell’edificio e sono state respinte dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Almeno una persona tra i manifestanti, secondo quanto appreso, sarebbe rimasta contusa.

Questa mattina in prefettura è previsto un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per individuare una sistemazione per gli ex occupanti del capannone che al momento sono ospitati temporaneamente nel palazzetto dello sport di Sesto Fiorentino. I manifestanti al momento continuano a stazionare davanti alla prefettura, in via Cavour che è stata chiusa al traffico, chiedendo di poter partecipare in delegazione al comitato per l’ordine pubblico.

“Chiediamo una sepoltura dignitosa per il ragazzo morto nel rogo del capannone”. Lo ha detto parlando con i giornalisti Luca Toscano, uno degli esponenti del Movimento di lotta per la casa che sta guidando la protesta. Nel rogo è deceduto Alì Muse 44enne somalo. “Il Comune di Firenze – continua Toscano non sa trovare una soluzione per la sepoltura di Alì perché lui era senza una residenza. Noi ci uniamo alla richiesta dei suoi fratelli e chiediamo una sepoltura dignitosa”. “Anche il Comune di Sesto Fiorentino – spiega uno dei manifestanti somali – ci ha detto che non ha soldi per pagare il cimitero al nostro fratello”.

La protesta spiegano i manifestanti continuerà ad oltranza fino a che non verrà trovata una soluzione dignitosa per le persone che alloggiavano nel capannone. “Abbiamo capito – si legge in un volantino consegnato nel corso della protesta – che il tavolo di questa mattina in prefettura serve solo a far tornare tutto come prima. Questo non va bene e non è accettabile, è un offesa ad Alì e a tutti noi”. Sempre secondo quanto spiegato dal Movimento di lotta per la casa, nei disordini avvenuti poco fa davanti alla prefettura sarebbero rimasti contusi due manifestanti, e non uno come appreso in precedenza.