ROMA – Botte alla moglie, abusi sulla figlia minorenne. Un romeno di 37 anni, residente a Firenze, è stato arrestato. Ne parla Il Giornale:
Dopo anni di tacita sopportazione, madre e figlia hanno deciso di raccontare agli inquirenti tutti i soprusi e le violenze costrette a subire dal loro congiunto tra le mura domestiche. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di accertare che l’uomo, in un arco temporale lunghissimo, dal 2004 al 2016, ha “posto in essere in maniera abituale e sistematica una condotta violenta, sia fisica che psicologica”, nei confronti della moglie, colpita anche da una disabilità, e della figlia, “instaurando un clima di terrore all’interno della casa”. Con continue minacce verbali e frequenti episodi di violenza, il romeno aveva completamente soggiogato psicologicamente la moglie, insultandola e minacciandola quotidianamente, manifestando nei suoi confronti anche un atteggiamento molesto che si manifestava anche con decine di telefonate giornaliere durante l’orario di lavoro.
L’uomo non solo prendeva a pugni e schiaffi moglie e figlia ma le picchiava anche con un bastone di ferro e, in un’occasione, era ricorso a un martello. Ai carabinieri, la figlia ha raccontato che una sera fu presa a schiaffi al volto dal padre per il solo fatto di essersi dimenticata di spegnere la luce della sua camera. Il comportamento violento e prevaricatore dell’uomo, accertato con numerosi referti medici per le lesioni che di volta in volta la moglie era stata costretta a subire, emerge poi nell’altra grave accusa mossa al romeno: quella di violenza sessuale aggravata nei riguardi della figlia. Sembrerebbe, infatti che, tra il 2010 e il 2016, il romeno avrebbe più volte costretto, mediante violenza e minaccia, la figlia minore, anche quando non aveva ancora compiuto i 14 anni, a subire i suoi atti sessuali, all’interno della loro abitazione familiare sia in Italia che in Romania. Con il passare degli anni la situazione familiare è andata sempre più degenerando, tanto da indurre le due donne, psicologicamente e fisicamente molto provate, ad abbandonare la casa familiare e trovare riparo da alcuni parenti e chiedere aiuto ai carabinieri.