Firenze, timbrava cartellino in Regione Toscana e poi spariva: licenziato per assenteismo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2017 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Firenze, timbrava cartellino in Regione Toscana e poi spariva: licenziato per assenteismo

Firenze, timbrava cartellino in Regione Toscana e poi spariva: licenziato per assenteismo

FIRENZE – Un dipendente della Regione Toscana è stato sorpreso a timbrare il cartellino e poi sparire dalla sede in orario di lavoro. Non una semplice svista, ma una vera e propria “abitudine” che è stata punita con il licenziamento per assenteismo dopo un’indagine dei carabinieri. Il provvedimento disciplinare è scattato in funzione delle nuove regole in materia di sanzioni disciplinari nella pubblica amministrazione e così dal 12 maggio il dipendente non lavora più in regione.

A raccontare la storia di assenteismo che arriva da Firenze è il quotidiano Il Tirreno, che spiega come l’indagine sia andata avanti su due fronti: quello disciplinare interno e il caso seguito dai carabinieri. Si tratta della prima volta che la Regione Toscana applica la legge MAdia:

“Nel 2011 – quando ancora non c’erano le nuove norme – sempre a Firenze negli uffici regionali c’era stato un precedente : un dipendente pubblico, che all’epoca aveva 55 anni, invece di stare al lavoro andava a dare lezioni di tennis. Un caso analogo è successo solo pochi giorni prima, l’11 maggio 2017, a Bologna: un dipendente dell’istituto beni culturali della Regione Emilia Romagna invece di stare in ufficio usciva con il cane senza timbrare il cartellino , proprio durante l’orario di lavoro. E’ stato però scoperto e ripreso dalle telecamere del programma Mediaset “Striscia la notizia”. A quel punto, è stato sospeso e ora, dopo poco più di un mese, licenziato.

A metà aprile, è stata la volta di Cosenza: i militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza hanno notificato 12 misure cautelari personali nei confronti di dipendenti del comune di San Vincenzo la Costa e di personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale del Servizio Cure Domiciliari Integrate. I furbetti sono stati scoperti dalle telecamere. C’è invece chi invece di lavorare si dedicava al fisico: è quanto emerso a Parma a metà marzo 2017.  Quattro tecnici dell’università di Parma sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato perché sorpresi dalla Finanza ad andare in palestra o a fare shopping. Per questo i 4 sono stati licenziati senza preavviso dall’ateneo”.