Firenze: vendevano aspiratore per curare l’asma, cinque arresti

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 08:27 OLTRE 6 MESI FA

Vendevano porta a porta un aspiratore spacciandolo come un apparecchio elettromedicale anti-acaro capace di risolvere i problemi legati a malattie respiratorie e curare l’ asma. Una donna e quattro uomini sono stati arrestati a Firenze dalla guardia di finanza di Firenze (una in carcere e quattro ai domiciliari) con l’ accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e frode fiscale.

Secondo gli investigatori  l’elettrodomestico veniva importato dagli Stati Uniti ad un prezzo di circa 300 euro ed era rivenduto tra i 3.000 e i 3.500 euro. In cinque anni il gruppo, che aveva la sua base a Incisa Valdarno, ha venduto oltre un migliaio di elettrodomestici evadendo le imposte, con un giro d’affari in nero stimato poco inferiore ai cinque milioni.

Le vendite porta a porta avvenivano nelle province di Firenze, Arezzo e Massa Carrara. Nell’ operazione, denominata “Acaro”, sono state indagate anche 11 persone e sequestrati tre immobili, per un valore di 1,5 milioni, a Incisa Valdarno, Reggello (Firenze) e Cavriglia (Arezzo), ritenuti riconducibili alla presunta organizzazione.

L’ attività criminale avveniva avvalendosi di un call center «in cui i dipendenti erano sottoposti a condizioni di lavoro massacranti e spesso umilianti» e di una rete di venditori, assunti con offerte di lavoro riferite ad altre mansioni. I venditori erano retribuiti a provvigione solo con il conseguimento di elevatissimi obiettivi di vendita. Dopo aver sfruttato le loro conoscenze, i venditori con vari pretesti erano licenziati e le provvigioni già maturate non venivano corrisposte.