Biella: maxi evasione e truffa all’Ue, denunciate 4 aziende

Pubblicato il 13 Maggio 2010 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

Ventitré milioni di euro evasi e quasi 3 milioni di euro di Iva dovuta e recuperata, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 12 milioni di euro, 9 persone denunciate per reati tributari e, in tre casi, per truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione Europea. E’ questo il bilancio dell’operazione condotta dalla Guarda di Finanza di Biella, chiusa dopo mesi di indagini e migliaia di fatture sospette esaminate.

L’inchiesta era iniziata nel settembre 2008 nell’ambito di una verifica fiscale nei confronti di un’importante azienda biellese del settore tessile e si era subito estesa anche ad altre aziende che facevano parte dello stesso gruppo imprenditoriale. La carenza di documentazione, l’assenza di movimentazioni di magazzino, vendita di merce senza i relativi trasporti ha portato i militari a concentrarsi anche sui terzisti che avevano intrattenuto rapporti rilevanti con la società (in tutto 19 verifiche).

Sono 4 le aziende nei confronti delle quali è scattata la denuncia per truffa aggravata, con la constatazione di circa 300.000 euro di contributi illecitamente ottenuti o richiesti. Tra questi il caso di una società che ha percepito dall’Unione Europea fondi destinati allo sviluppo di un particolare tipo di filato. Il progetto, che avrebbe dovuto comprendere sostanzialmente la realizzazione di un macchinario e la conseguente sperimentazione dello stesso, non solo non è risultato realizzato, ma le fotografie inviate a dimostrazione dell’avvio dello studio e del laboratorio di ricerca, erano state reperite su una rivista scientifica disponibile per tutti su internet.