Fisco, arriva la lettera: 35mila controlli su case, auto, barche, investimenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Settembre 2013 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti visita l'Agenzia delle EntrateROMA – Hai comprato una casa da 400mila euro ma il tuo reddito è di 100mila? Guadagni 24mila euro l’anno ma in garage hai un’auto nuova da 45mila? Il Fisco si prepara agli accertamenti, con 35mila lettere che presto arriveranno a casa dei “sospettati”: ovvero coloro che hanno attirato i sospetti dell’Agenzia delle Entrate a causa di uno scostamento superiore al 20% tra quanto dichiarato e spese sostenute.

A quel punto arriverà una prima convocazione per i chiarimenti e, se questi non saranno ritenuti soddisfacenti, il controllo vero e proprio. Ma per supportare le proprie spiegazioni il contribuente dovrà portare prove vere e proprie. Ecco qualche esempio pratico tratto dall’articolo di Isidoro Trovato sul Corriere della Sera:

Il redditometro potrebbe accendere i suoi fari sull’acquisto di una casa il cui valore viene considerato incongruo rispetto al reddito da voi dichiarato. Se infatti avete acquistato un immobile del valore di 400 mila euro, avete dichiarato un reddito annuo di 100 mila euro e contratto un mutuo per 150 mila euro, dovrete dimostrare al fisco da dove arrivano i rimanenti 250 mila euro. Nel caso di giovani all’acquisto della prima casa, è possibile dimostrare di aver ricevuto i 200 mila euro dai propri genitori, si potrà sostenere di aver vissuto in casa loro accantonando una parte del proprio reddito annuo in un fondo di investimento ad alto rendimento.

Un impiegato con un reddito da 24 mila euro annui acquista un’auto da 45 mila euro: dovrà dimostrare , tramite prove documentali, l’origine dei fondi. Anche nel caso di finanziamenti o prestiti da amici o parenti saranno indispensabili assegni o bonifici. Allo stesso tempo bisognerà dimostrare da dove arriva il denaro necessario alle spese di mantenimento, dal bollo all’assicurazione. Lo stesso meccanismo vale per l’acquisto di una moto. Il caso dell’imbarcazione è ancora più complesso: immaginiamo che nel 2009 un libero professionista abbia siglato un contratto di leasing per un’imbarcazione del valore di 180 mila euro con un canone annuo quinquennale di 60 mila euro. Se nel triennio dal 2009 al 2011 ha dichiarato un reddito di circa 50 mila euro, sarà certamente convocato.

Prendiamo come campione un ex dirigente in pensione con un reddito di 30 mila euro l’anno. Immaginiamo che abbia una buona attività finanziaria tramite fondi di investimento o titoli obbligazionari che comportano un investimento complessivo di circa 100 mila euro l’anno. Dovrà riuscire a dimostrare che si tratta di risparmi accumulati negli anni , a cui ha aggiunto il Tfr d’uscita dalla sua azienda o magari grazie alla vendita di un terreno effettuata l’anno prima. Gli uomini del fisco potranno chiedere spiegazioni anche nel caso in cui risultassero acquisti di gioielli o opere d’arte.