Fisco, scoperti a Livorno 1.533 posti barca “fantasma”

Pubblicato il 29 Febbraio 2012 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA

LIVORNO – Quasi 13 milioni di euro di Ici e oltre 700 mila euro tra tasse sui rifiuti e imposte sulle concessioni demaniali: e' quanto ha fruttato nel 2011 l'individuazione di 1.553 posti barca non inseriti nel catasto a Rosignano (Livorno) e Punta Ala e Porto Santo Stefano (Grosseto). Un'attivita' del reparto aeronavale della Guardia di finanza di Livorno che oggi ha presentato i dati.

I posti barca, realizzati su porzioni di pontili o banchine, con attrezzature per gli approdi ed allacciamenti ai servizi idrici ed elettrici, non erano inseriti nel catasto (categoria D/8 degli immobili a destinazione speciale) per cui – spiegano le fiamme gialle – sfuggivano all'applicazione dei tributi statali e locali. Si tratta di 'un'ultima tranche del piu' ampio piano di controlli che negli anni, a partire dal 2005, ha riguardato tutti i porti turistici del litorale toscano, nei quali sono stati controllati 3915 posti barca non censiti al catasto, con recuperi fiscali di 43,7 milioni di euro.

In totale nel 2011 il reparto di Livorno delle fiamme gialle ha sequestrato tra l'altro un veliero di 24 metri per contrabbando, tre natanti da diporto, 90 mila litri di gasolio per la pesca destinato di contrabbando a usi privati e due discariche abusive (a Livorno e a Orbetello) con 620 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi.

Le 12 unita' navali hanno effettuato circa 800 missioni in mare, per circa 9 mila miglia percorse e l'ispezione di circa 2.200 natanti da diporto di vario tipo, con la verbalizzazione di circa 400 irregolarita' tra amministrative e penali. Tra le verifiche anche 450 controlli su imbarcazioni di lusso (di cui 104 con un valore tra 500 mila e un milione di euro) nei confronti di imprenditori, liberi professionisti e personaggi dello sport segnalati ai reparti competenti per verifiche della posizione fiscale.