Fiumicino, 10 minuti per 400 metri: soccorsi “lumaca” al Carpatair

Pubblicato il 2 Aprile 2013 - 14:49| Aggiornato il 5 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

FIUMICINO (ROMA) – Dieci minuti per fare 400 metri sono tanti, troppi. Soprattutto se si tratta di portare aiuto ad un aereo finito fuori pista. Per questo dopo il caso del Atr72 della Carpatair-Alitalia che provocò il ferimento di 16 persone l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha deciso di rivedere il coordinamento tra i vigili del fuoco e la torre di c0ntrollo, e di emanare nuove indicazioni per evitare incidenti simili.

L’Ansv ha accertato che quella sera del 2 febbraio i pompieri, anche se erano a 400 metri dall’aereo, fecero un percorso molto più lungo e arrivarono quando tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio avevano già abbandonato il velivolo da soli.

Le nuove raccomandazioni dell’Agenzia hanno preso in considerazione anche un altro episodio analogo, avvenuto il 24 settembre del 2010 all’aeroporto Punta Raisi di Palermo. 

La prima raccomandazione dell’Ansv chiede che i vigili del fuoco presenti negli scali aeroportuali abbiano “effettiva piena conoscenza” sia della terminologia aeronautica sia dell’intera area dell’aeroporto. La seconda raccomandazione invita le torri di controllo ad indicare come punti di riferimento in caso di interventi di soccorso anche i riquadri indicati nelle Grid-map degli aeroporti, cioè delle mappe che suddividono l’area in quadranti identificati da lettere e numeri.