ROMA – E’ arrivato in aeroporto, ha passato i controlli della sicurezza e si è comodamente seduto sull’aereo diretto da Roma a Bruxelles. Solo quando il titolare del posto assegnato gli ha chiesto di vedere il biglietto, il passeggero belga ha candidamente ammesso di non averlo mai comprato. E’ accaduto all’aeroporto di Fiumicino, dove l’uomo stato portato via dalla sicurezza a cui ha semplicemente detto: “Mi piaceva l’idea di fare un viaggio e andare un po’ a casa mia, ma non avevo i soldi per comprare il biglietto”.
Cristiana Mangani e Sara Menafra sul Messaggero scrivono che l’episodio è emerso, nonostante la notizia sia rimasta sotto silenzio:
“chi ha assistito alla scena spiega che non c’è nulla da temere: Thomas (nome di fantasia, ndr) sembra un «pazzerello» assolutamente inoffensivo che neppure si è reso ben conto di quel che accadeva. Il problema, ovviamente, è che al posto di Thomas avrebbe potuto esserci chiunque altro. E visto che siamo alla vigilia del Giubileo è lecito avere qualche preoccupazione. Anche perché al momento, ad occuparsi della sicurezza dello scalo ci sono 750 poliziotti, impiegati presso la polizia di frontiera aerea, assieme a 600 finanzieri e 100 carabinieri. Non pochi, ma neppure molti, considerando che negli anni ’90, quando il Leonardo da Vinci era meno sviluppato di quanto sia attualmente, erano un terzo in più. Oltre a controllare tutti i passeggeri in transito, che possono raggiungere la cifra di 150mila e in media non scendono mai sotto i 60mila, le forze dell’ordine devono occuparsi di segnalazioni ed esigenze degli 80mila addetti che lavorano nella struttura. E infatti, le code sono spesso molto lunghe e forti e costanti le proteste dei sindacati di polizia”.
Il Messaggero sottolinea poi che alla conclusione di Expo il Viminale ha promesso di inviare altri 70 agenti su Roma, ma anche città come Assisi e Orvieto saranno mete per i pellegrini e il traffico aumenterà all’aeroporto di Sant’Egidio:
“Ma gli interrogativi restano e non solo a Roma. Ad Assisi e Orvieto, città particolarmente care ai cattolici, è già previsto un aumento esponenziale del traffico nel piccolo scalo aeroportuale di Sant’Egidio, a pochi chilometri dalla città natale di San Francesco. La struttura al momento ha solo 12 agenti in servizio, di certo insufficienti ad organizzare anche un minimo di turnazione di sicurezza”.