Fiumicino, il tassista si difende: “L’ho picchiato ma lui mi ha danneggiato l’auto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2019 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA
Fiumicino, il tassista si difende: "L'ho picchiato ma lui mi ha danneggiato l'auto"

Il video dell’aggressione del tassista a Fiumicino

ROMA – Una frattura al setto nasale giudicata guaribile in 30 giorni, l’indifferenza dei testimoni e la certezza di aver subito un inaccettabile sopruso. È tutto quello che resta al passeggero (italiano) del volo Madrid-Roma che, poco dopo essere sbarcato a Fiumicino, è stato aggredito da un tassista solo per avergli chiesto il rispetto di una regola base: l’applicazione del tassametro per la corsa che avrebbe dovuto riportarlo in città.

“Ha preso a cazzotti la mia auto, mi ha danneggiato la carrozzeria. Quando ho visto la mia macchina rovinata ho perso la testa”. Si è giustificato così, davanti agli agenti della Polaria, Stefano Miconi, il tassista 59enne denunciato con l’accusa di lesioni per aver tirato un pugno ad un cliente all’aeroporto di Fiumicino. La versione dell’uomo, secondo quanto si apprende, è smentita dai video nei quali si vede chiaramente la vittima aggredita dall’uomo senza alcun apparente motivo.

L’incredibile episodio, consumatosi nel giro di pochissimi minuti, è stato interamente ripreso dalle telecamere posizionate nell’area esterna “Arrivi” del Terminal 3 del “Leonardo da Vinci”. Il video, diffuso dalla polizia e presto diventato virale, documenta l’intera sequenza: il tassista, visibilmente irritato da quella che evidentemente ritiene una richiesta fuori luogo, si rifiuta di caricare il bagaglio e prende a bordo un altro cliente, accompagnato da un assistente con indosso un fratino giallo.

Quando il primo viaggiatore, infastidito, bussa più volte sul vetro posteriore della vettura per chiedere spiegazioni, il tassista infuriato scende e a passo spedito gli va incontro e lo colpisce con un pugno in pieno volto, mettendolo ko. Il tutto senza che nessuno – gli altri tassisti, i volontari del “Taxi Service” che dovrebbero occuparsi di assistere i passeggeri che richiedono il servizio di trasporto e le altre persone in transito – intervengano o semplicemente chiamino aiuto.

Nel frattempo, fa sapere Il Messaggero, a Stefano Miconi è stata sospesa la licenza, in attesa della revoca – se e quando arriverà -, come conformato dall’assessore capitolino al Turismo Carlo Cafarotti a Il Messaggero di Roma: “Sabato sera mi sono sentito con l’assessore alla Mobilità Pietro Calabrese che mi ha confermato di avere provveduto alla sospensione temporanea della licenza e di stare valutando se ci sono gli estremi per la sua revoca definitiva. Inoltre, il Comune si costituirà parte civile nella fase giudiziale di questa vicenda perché il danno di immagine per Roma e per lo stesso aeroporto di Fiumicino è enorme. Il gesto di uno rischia di rovinare tanti sforzi per migliorare qualità e servizi”. Il Dipartimento alla mobilità del Campidoglio ha dato il via all’iter per il ritiro della licenza di cui il conducente violento risulta essere intestatario. Ma la burocrazia ha i suoi tempi. 

Anche la sindaca Virginia Raggi, via Twitter, ringrazia le forze dell’ordine e assicura che chiederà per lui il ritiro della licenza. E anche Aeroporti di Roma, esprimendo “solidarietà e vicinanza al passeggero vittima di questo incredibile e ingiustificato episodio”, spiega di essere pronta a valutare “ogni iniziativa sul piano legale”.

Un comportamento condannato anche da Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, che ha già firmato il Daspo nei confronti del tassista 59enne. Nei confronti dell’uomo è scattata l’ordinanza di allontanamento. “Il nostro Comune non può accettare una violenza di questo genere che, oltre ad avere arrecato gravi lesioni al malcapitato cittadino, è lesiva del decoro della città. In base a quanto previsto dalla legge, questo signore non potrà entrare né esercitare la propria professione nel territorio del Comune di Fiumicino per 48 ore dall’accertamento dei fatti”. Solo 48 ore di allontanamento: poi sarà il Questore a dovere valutare se estendere il divieto fino a sei mesi.

Miconi però, riporta sempre il Messaggero, nel mentre continua a circolare con il suo taxi in giro per le strade della Capitale. “Al mio assistito – afferma l’avvocato Luciano Randazzo, legale del tassista – non è stato comunicato ancora nulla. Non gli è stata sospesa la patente e non ci sono affatto gli estremi per revocare la licenza. Il permesso può essere ritirato solo nel caso di una condanna penale e per il momento il mio assistito è solo indagato”.

Fonte: IL MESSAGGERO – AGI.