Fiumicino, volo Carpatair fuori pista: si indaga sul ritardo dei soccorsi

Pubblicato il 5 Febbraio 2013 - 14:47| Aggiornato il 30 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I soccorsi in ritardo dopo l’incidente aereo del volo Carpatair  arrivano nel mirino della magistratura. I passeggeri del volo finito fuori pista la sera del 2 febbraio a Fiumicino hanno denunciato il ritardo dei mezzi di soccorso. Il 4 febbraio la magistratura ha acquisito i tracciati dei radar, i colloqui tra la torre di controllo e il pilota, la situazione delle piste e le disposizioni impartite ai soccorritori, scrive il Corriere della Sera. Intanto la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo. Alitalia ha inoltre sospeso l’accordo con Carpatair dopo l’incidente.

Le accuse di ritardo nei soccorsi sono arrivate dalla maggior parte dei 46 passeggeri del volo Atr 72, di cui 16 sono rimasti feriti, insieme ad alcuni membri dell’equipaggio, nell’incidente. I vigili del fuoco replicano alle accuse sostenendo di aver ricevuto indicazioni “provvisorie e fuorvianti” sull’incidente. Questo il motivo per cui l’arrivo dei soccorsi non è avvenuto nei 180 secondi previsti dalle norme internazionali.

Il Corriere della Sera riporta le osservazioni dei vigili del fuoco:

“Due le loro osservazioni: l’informazione comunicata annunciava una «emergenza» e non il ben più grave «crash». E, soprattutto, il luogo del fuori pista sarebbe stato indicato in maniera talmente approssimativa che i primi automezzi rossi non sono riusciti subito a trovare il bielica. L’Enav, a cui spetta il coordinamento degli interventi da terra, su questo ufficialmente non dice nulla: «Sono state rispettate tutte le procedure», è stato solo fatto notare da ambienti dell’Ente”.

Ancora non sono stati ufficializzati i tempi degli interventi, ma il Corriere della Sera riporta la prima ricostruzione dell’incidente del 2 febbraio:

“I tempi degli interventi sono ancora ufficiosi. Ma sembrano destinati a diventare definitivi: l’allarme è scattato alle 20.33, il primo automezzo aeroportuale è arrivato sul luogo dove l’aereo si è coricato su un lato alle 20.36. Il veicolo per l’intervento medico arriva alle 20.40, un minuto dopo i vigili del fuoco. Alle 20.47 la prima ambulanza. «Per fortuna, l’aereo non ha preso fuoco…», è stato sottolineato dai vigili del fuoco”.

Altre accuse sono state avanzate nei confronti dell’equipaggio del volo, che non avrebbe mantenuto un “posizionamento conforme” nel momento dell’atterraggio, secondo il presidente dell’Avia Antonio Di Vietri:

“L’evacuazione dell’aereo – ha detto – è avvenuta grazie alla presenza a bordo di quattro nostri colleghi fuori servizio”.