Foggia, assaltavano caveau con ruspe: 11 arresti

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2016 - 21:32 OLTRE 6 MESI FA

FOGGIA – Assaltavano i caveau delle banche con le ruspe e armi da guerra. La banda, sgominata nella notte a Cerignola, in provincia di Foggia, operava in modo militare ed era dotata di un arsenale di armi spaventoso. Undici persone sono finite in manette, nove in carcere e due ai domiciliari. Sono tutti accusati di aver compiuto assalti a due banche, una a Foggia e una ad Avellino. Decisivo è stato l’ultimo colpo, fallito, ad un furgone portavalori

Una banda organizzata che agiva in modo militare e dotata di armi da guerra: nel covo dei malviventi c’erano kalashnikov, infinite munizioni e un tir modificato con camera blindata, un vero e proprio covo mobile in grado di eludere i controlli e le intercettazioni della polizia e col quale i banditi potevano recarsi sul luogo dell’assalto trasportando un ingente quantitativo di armi.

All’operazione hanno preso parte, oltre agli agenti della squadra mobile della questura di Foggia, anche gli agenti del Commissariato di Cerignola e dello Sco.

Secondo gli investigatori si tratta della cellula madre della banda che la sera del 24 giugno 2014 mise a ferro e fuoco la città di Foggia nel tentativo di assaltare il caveau della NP Service al Villaggio Artigiani. Entrarono in azione con tir e caterpillar coi quali bloccarono gli ingressi della città, per poi abbattere con una pala meccanica la parete dell’istituto di vigilanza. Ma a scombinargli i piani fu una volante di polizia che riuscì a superare il tir dato alle fiamme nel sottopassaggio e giunse in tempi record sul posto. Ne nacque una sparatoria che lasciò a terra 68 bossoli.

Questi i nomi degli arrestati secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica: i cerignolani Savino Costantino, Giuseppe Iaculli, Gianfranco Specchio Filippo Cirulli e Pasquale Menniello, Antonio Russo di Orta Nova, il foggiano Natale Martino, i baresi Vito Franco e Piero Mesecorto e il bitontino Vincenzo Lavacca. Ai domiciliari invece, Gerardo Russo (di Foggia) e Luigi Saracino (Cerignola).