Fonderia Bozzoli Marcheno: Giuseppe Ghirardini trovato morto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2015 - 16:39 OLTRE 6 MESI FA
Fonderia Bozzoli Marcheno: Giuseppe Ghirardini trovato morto

Fonderia Bozzoli Marcheno: Giuseppe Ghirardini trovato morto

BRESCIA – E’ stato trovato senza vita il corpo di Giuseppe Ghirardini, l’operaio delle fonderia Bozzoli Marcheno di 50 anni scomparso da mercoledì da Ponte di Legno in provincia di Brescia. Il cadavere è stato trovato sulle rive di un torrente nella zona distante ad un’ora e mezza circa dal luogo in cui mercoledì pomeriggio aveva abbandonato l’auto.

Le ricerche erano riprese questa mattina. L’operaio bresciano era scomparso da mercoledì mattina: la sua auto era stata ritrovata venerdì sera. Fin dalla mattina erano al lavoro oltre ad un centinaio di uomini, con i cani molecolari che ieri non avevano fiutato tracce particolari dell’uomo che avrebbe parcheggiato l’auto lungo la strada che porta da Ponte di Legno al Passo del Tonale.

Il cadavere è stato trovato a pancia in giù. Nessuno si sbilancia sulle cause del decesso, ma le indiscrezioni parlano di un colpo di pistola. L’uomo era vestito e ai piedi indossava degli stivali. Secondo gli inquirenti dovrebbe essere morto mercoledì stesso, ora sarà l’autopsia e il Ris di Parma ad accertarlo. Fonti investigative dichiarano intanto che sul corpo dell’uomo non sono presenti segni di violenza. “Siamo disperati” ha detto invece un  parente dell’operaio, giunto sul posto.    L’operaio lavorava nell’azienda di proprietà di Mario Bozzoli, l’imprenditore bresciano scomparso nel nulla da oltre una settimana, ed è uno dei tre dipendenti che erano presenti nella fonderia l’ultima volta che il suo datore di lavoro è stato visto.

I cani molecolari, nel corso della mattinata, a differenza di ieri erano riusciti ad annusare delle impronte sulla neve che hanno condotto ad una baitella, dove sono stati trovati i resti di un fuoco acceso. Ma gli uomini impegnati nelle ricerche avevano invitatato alla cautela, parlando di “piste da verificare considerando anche la presenza in zona di cacciatori e appassionati di sci alpinismo”. Poi nel pomeriggio il ritrovo del corpo senza vita di Ghirardini.  Di Bozzoli invece, al momento sono state sospese le ricerche, perché ormai è stato controllato tutto il controllabile.

Patrizia Scalvi, l’avvocato che assiste la famiglia di Mario Bozzoli invita “chi c’era in fabbrica” quell’8 ottobre, quando Bozzoli sparì, “a raccontare qualsiasi dettaglio possa avere colto: da un espressione del viso di qualcuno a frasi che possono essere state sentite”.