Forconi: i “duri” a Roma con rischio infiltrazioni. I “dialoganti” domenica dal Papa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2013 - 06:33 OLTRE 6 MESI FA
Forconi: i "duri" a Roma con rischio infiltrazioni. I "dialoganti" domenica dal Papa

Danilo Calvani, il leader dei Forconi “duri” (LaPresse)

ROMA  – I “duri” oggi saranno a piazza del Popolo, i “dialoganti” domenica 22 andranno dal Papa. In mezzo a loro una serie di soggetti – da Casapound agli antagonisti, dagli immigrati ai senza casa – pronti a tenere alta la tensione nelle città in questi giorni che portano verso il Natale.

I forconi e le tante anime della mobilitazione continuano a fare rumore e ad entrare nel dibattito politico ed economico. Per il presidente del Senato Pietro Grasso le proteste “sono il segnale di un malessere economico, sociale, di vita che ben conosciamo e che non può essere ignorato”. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, prima prende in mano il forcone, parlando di movimento “ampiamente giustificato, perché negli ultimi tempi non ci siamo molto concentrati a fare le cose necessarie per ritrovare la crescita”. Poi precisa condannando le violenze.

Il variegato fronte della contestazione partita lo scorso 9 dicembre si è via via sgranato ed articolato, differenziandosi in diverse posizioni. Era prevedibile, ha riferito al Copasir il direttore del Dis Giampiero Massolo, visto che il movimento fin dall’inizio aveva tante anime che in molti cercano di cavalcare per portare avanti le proprie rivendicazioni. La protesta però si presta ad essere “infiltrata” da gruppi estremisti e quindi l’attenzione dei servizi e delle forze di polizia è massima.

Il leader dei ‘duri’ Danilo Calvani, celebre anche per la sua uscita su una Jaguar dopo un comizio, è ottimista: “Stiamo ricevendo adesioni da gente che ha scaricato quei leader contrari al sit-ini. In piazza domani [oggi n.d.r] avremo più persone di quanto ne pensavamo, riempiremo piazza”. Circa 15mila, secondo alcune stime delle forze dell’ordine.

Tra di loro anche il movimento di estrema destra CasaPound, con in testa il vicepresidente Simone Di Stefano, arrestato e condannato per avere preso una bandiera Ue per sostituirla col tricolore”.

Sul fronte dei ‘dialoganti’, il siciliano Mariano Ferro offre il ramoscello d’ulivo. “La protesta pacifica – annuncia – comincia dal Papa. La data è domenica 22. Poi resteremo a Roma. Chiederemo una piazza alla questura per una protesta in forma statica. E’ molto probabile che passeremo il Natale a Roma, sto lavorando per concordare con il questore di Roma la piazza da comunicare”.

Dopo le frizioni dei giorni scorsi Ferro si rivolge ai ‘dissidenti’. “Domani (mercoledì 18 dicembre n.d.r) – fa sapere – non vado a Roma, ma una parte del movimento dei Forconi ci sarà. Forse abbiamo sbagliato a spaccarci, ma c’è il rischio di strumentalizzazioni e temo che alcune dichiarazioni deplorevoli non dovevano essere fatte”.

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