Preso a calci, pugni e infine finito a bastonate. Il cadavere di Vasile Gabar, romeno di 52 anni, è stato trovato questa mattina nella campagne fra Modigliana e Rocca San Casciano, sull’Appennino forlivese.
Gabar, da tempo residente a Modigliana dove aveva preso residenza, lavorava come custode e pastore in un podere di proprietà di un ravennate.
Ed è stato proprio quest’ultimo, non riuscendo a mettersi in contatto con il suo dipendente, ad andare al podere e a fare la macabra scoperta.
Il corpo di Gabar, sfigurato dai colpi (secondo indiscrezioni che non hanno comunque trovato conferma, sarebbe stato anche legato) giaceva a un centinaio di metri dalla cascina poderale che era la sua abitazione, riverso in un fossato. La morte dovrebbe risalire alla notte scorsa.
Scattato l’allarme, sul posto si sono recati i carabinieri della locale stazione e della compagnia di Forlì, guidati dal capitano Fabrizio Fratoni. Sopralluogo anche del pubblico ministero Filippo Santangelo. I militari hanno posto sotto sequestro l’auto della vittima, ferma nell’aia della cascina, e sono ancora alla ricerca di reperti utili per le indagini.
Tutto lascia supporre, al momento, ad una vera e propria esecuzione. Una o più persone debbono avere aggredito e ucciso Gabar.
Già in passato, secondo le prime indagini, l’uomo aveva subito un’aggressione, poi sfociata in rapina, aiutando, con le sue testimonianze, le forze dell’ordine a identificare gli autori. Da qui la pista, al momento in corso di verifica da parte degli investigatori, di una vendetta giunta sino all’omicidio.