Fortuna Loffredo, mamma: “Non credo ad abusi”. Ma l’amichetta: “Caputo zozzo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2016 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA
Fortuna Loffredo, mamma: "Non credo ad abusi". Ma l'amichetta: "Caputo zozzo"

Fortuna Loffredo, mamma: “Non credo ad abusi”. Ma l’amichetta: “Caputo zozzo” (foto Ansa)

NAPOLI – “Mia figlia parlava ma non ha mai detto niente a me, alle maestre, alle assistenti sociali. Mi ha solo parlato di bruciori, davanti, e andammo dalla dottoressa che mi diede della pomata senza visitarla: io non credo alle violenze sessuali. L’unico errore fatto è stato non nominare un perito quando è stata fatta l’autopsia” ha detto Domenica Guardato nell’udienza del processo sull’omicidio della figlia, Fortuna Loffredo, lanciata nel vuoto, il 24 giugno 2014, dall’ottavo piano nel parco Verde di Caivano (Napoli). Parole in contrasto con la testimonianza di un’altra bambina che aveva invece definito Raimondo Caputo (uno degli imputati) come uno “zozzo”. E il ginecologo Giuseppe Saggese ha parlato di “abusi mai visti”, che avevano provocato addirittura “incontinenza fecale” nella bambina.

A ripercorrere il percorso psicologico dell’amichetta del cuore di Fortuna è stata Rosa Cappelluccio, psicologa consulente della Procura. La psicologa in aula ha letto una lettera scritta dall’amica del cuore di Fortuna. “Vorrei che tutto si risolva – scrisse – Raimondo Caputo è un zozzo e deve pagare per quello che ha fatto”. Nei disegni della bambina c’era anche Fortuna che ballava in presenza di un adulto, e poi una tomba.

Domenica Guardato ha ripercorso, rispondendo agli inquirenti, i momenti precedenti e successivi alla morte di Fortuna e collocato gli imputati – Raimondo Caputo e la sua ex convivente Marianna Fabozzi – al sesto piano del palazzo dove Chicca è stata lanciata nel vuoto. Mimma ha parlato dei rapporti con Marianna Fabozzi, peggiorati dopo un litigio avvenuto qualche giorno prima della morte di Chicca, e dei rapporti con i suoi due ex compagni, tra cui Pietro Loffredo, che a causa di un moto di intemperanza è stato espulso dall’aula. Prima di Domenica è stata ascoltata la sorella di Domenica, Mariarca, la quale, ha ripercorso, anche lei, dal suo punto di vista, i momenti antecedenti e successivi alla morte di Fortuna.