Fossalta di Piave. Da ex marito e moglie a candidati sindaci: la sfida continua

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2014 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA
Fossalta di Piave. Da ex marito e moglie a candidati sindaci: la sfida continua

Fossalta di Piave. Da ex marito e moglie a candidati sindaci: la sfida continua

VENEZIA – Dal divorzio alla sfida per la poltrona da sindaco di Fossalta di Piave, in provincia di Venezia. Carlo Fantinello, manager di 48 anni e candidato del Pd sfiderà alle urne con la ex moglie Loredana Fregonese, 48 anni anche lei e coordinatrice di un ente di formazione e marketing, candidata a capo di alcune liste civiche ed ex capo della  segretaria locale dell’Udc.

Alessandro Gonzato su Libero quotidiano racconta:

” La politica, col suo carico di passione e di valori in comune, li aveva uniti. Il divorzio, qualche anno fa, li ha separati. E ora l’ambita carica di sindaco del paese li mette di nuovo contro”.

Anche se le candidature restano per ora solo chiacchiere di paese, la sfida tra ex moglie e marito sembra già iniziata stando alle voci nei bar, scrive Gonzato:

“Le piazze, i bar e i ristoranti della piccola cittadina veneta sono divisi. Il duello che porterà alle urne i due ex coniugi è iniziato a colpi di spritz e di prosecchi. I due sfidanti hanno molti amici in comune. A Fossalta di Piave – paesino dove durante la Grande Guerra un giovanissimo Hemingway impegnato con la Croce Rossa Americana rimase gravemente ferito dallo scoppio di un ordigno – praticamente si conoscono tutti. Fantinello, con un partito alle spalle, dovrebbe partire avvantaggiato, anche perché prima dell’elezione del sindaco del Carroccio il Comune era amministrato dal centrosinistra e la base elettorale è già formata. L’ex moglie, invece, col suo programma politico vuole fare breccia nell’elettorato femminile, rivendicando un maggior peso politico per le donne”.

Uno contro uno nel campo politico, loro che si erano conosciuti tra le file della Democrazia Cristiana:

“L’amo – re era scoppiato tra una manifestazione di partito, un corteo e una riunione del direttivo locale. Sempre insieme, fianco a fianco, per il bene loro, e del Paese. Lo Scudocrociato come unico ideale politico. Ora si preannuncia una battaglia senza esclusione di colpi. Chissà che i due non decidano di mettere in piazza anche quei segreti, quei vizi e quegli argomenti che per rispetto reciproco erano rimasti nel silenzio della fine della loro storia d’amore”.