FOTO-Carabinieri liberano cardellini condannati a cantare…

di Mario Tafuri
Pubblicato il 29 Novembre 2015 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
Carabinieri trovano cardellini destinati a sorte crudele e..

Che tenerezza. Un cardellino destinato a essere accecato e cantafe fino alla morte liberato da carabinieri e guardie zoofile in provincia di Napoli

AFRAGOLA (Napoli) –  Carabinieri e guardie zoofile hanno scoperto e liberato 50 cardellini che un bracconiere di Giugliano (Napoli) aveva catturato e stava per vendere. Il bracconiere, E.A., 52 anni, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Napoli Nord per maltrattamento, cattura e detenzione di specie protetta e possesso di richiamo elettroacustico vietato della legge. All’operazione ha partecipato anche il nucleo guardie zoofile Empa (ente mediterraneo protezione animali) di Napoli.

Riferisce sul Mattino di Napoli Marco Di Caterino che E.A.,

“già noto alle forze dell’ordine per tali reati, è stato notato da una pattuglia dei carabinieri di Afragola, mentre era fermo a bordo della sua auto nei pressi di un negozio di animali. I militari hanno deciso di controllare il veicolo, nel cui cofano posteriore, sono stati trovati i cardellini, un richiamo elettroacustico del tipo “Fonofil” , vietato dalla legge, impostato sul canto del corteggiamento. I carabinieri hanno allora chiesto l’intervento delle guardie zoofile, che hanno liberato gli uccellini in un’area protetta dalle reti dei bracconieri.

Secondo il rapporto sulle zoomafie, la cattura e il commercio di questi pennuti, occupano un posto di primissimo piano. Sono piccolissimi, “cantano” melodie incredibili, e quelli resi ciechi dall’uomo che buca gli occhi con una punta di spillo incandescente, in modo tale che da far sopperire la perdita della vista con decine e decine di variazioni nel canto, arrivano a costare anche tra i tremila e i diecimila euro tra gli appassionati”.

La pratica di usare gli uccellini come richiamo da queste parti è antichissima, si perde nella notte dei tempi. Lo scrittore svedese Axel Munthe, che ricostruì in parte la villa ad Anacapri che fu dell’imperatore Tiberio, la esacrò, quasi un secolo fa.

I carabinieri di Afragola sono molto attivi nel tentativo di stroncare questo tipo di traffico, che non solo viola le leggi ma viola anche la sensibilità umana. In luglio, come riferì La Rampa di Napoli, un altro stock di cardellini fu scoperto, quella volta a Caivano.