Uccise la moglie perché voleva divorziare: condannato a 17 anni

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA

E’ stato condannato a 17 anni e 4 mesi di reclusione Francesco Gramendola, di 60 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie Rosellina Lo Bianco, di 54 anni, uccisa nell’agosto del 2009 a Pizzo Calabro. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Vibo Valentia, Grabriella Lupoli, al termine del processo con rito abbreviato.

Il pubblico ministero, Michele Sirgiovanni, aveva chiesto la condanna dell’imputato a 30 anni di reclusione. Il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. L’8 agosto del 2009 Francesco Gramendola si recò in casa della nuora a Pizzo, dove la moglie si era trasferita da alcuni giorni, e la colpì con diverse coltellate. La donna morì nell’ ospedale di Vibo Valentia subito dopo il ricovero. Il movente dell’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe da ricercare nel fatto che la donna aveva avviato le pratiche di divorzio.