Francesco Pantaleo è morto, il suo corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2021 - 20:39 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Pantaleo è morto, il suo corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa)

Francesco Pantaleo è morto, il suo corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa) (foto Ansa)

Francesco Pantaleo è morto, il suo corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa). E’ dello studente Francesco Pantaleo, 27enne di Marsala (Trapani), scomparso da Pisa sabato scorso 24 luglio il corpo trovato carbonizzato la domenica sera nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa), a pochi chilometri dalla città. E’ stato identificato attraverso i campioni di Dna concessi dai genitori agli inquirenti. Lo  apprende l’Ansa da ambienti investigativi.

Francesco Pantaleo risultava irreperibile da giorni 

Il giovane risultava irreperibile da giorni, dopo l’allarme lanciato dalla famiglia che risiede in Sicilia, e nella sua abitazione erano stati trovati tutti i suoi effetti personali, compresi i suoi occhiali da vista. Da chiarire le circostanze della morte.

Francesco Pantaleo, 23 anni, era iscritto a Ingegneria informatica e avrebbe dovuto sostenere l’ultimo esame del corso di laurea triennale. Abitava insieme ad altri due studenti in un alloggio in una zona a ridosso del centro, nella zona nord di Pisa. Sarà l’autopsia, che verrà eseguita la prossima settimana, a stabilire le cause della morte.

I genitori di Francesco Pantaleo non sapevano spiegarsi la scomparsa del figlio 

I genitori, in questi giorni, dopo avere dato l’allarme, non hanno saputo spiegare i motivi della sparizione del figlio. Nelle scorse ore sulla pagina Fb spotted Unipi, molto frequentata da universitari pisani, una ragazza, rimasta anonima, aveva indirizzato una lettera-appello al giovane sparito nel nulla:

“Non ti conosco ma ho avuto il sospetto che sulla tua scomparsa c’entrasse l’università e sai perché? Perché ci sono passata anche io e tantissime volte avrei voluto lasciare tutto perché mi sentivo così in difetto e una continua delusione per i miei genitori. Anche io studiavo ingegneria informatica e più che un corso di laurea per me era una sofferenza”.