Storace rischia il processo: “Scambio di favori con gli Angelucci”

Pubblicato il 13 Febbraio 2012 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Storace (Foto LaPresse)

ROMA – ‘Il Messaggero’ scrive che l’ex ministro della Sanità e leader de ‘La Destra’, Francesco Storace, rischia il processo per corruzione. Il sostituto procuratore di Roma Attilio Pisani avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per Storace e per il re delle cliniche Giampaolo Angelucci: secondo l’accusa Storace avrebbe destinato sette milioni di euro per finanziare la ricerca della clinica San Raffaele quando era ministro della Salute perché il proprietario Angelucci gli aveva versato 400mila euro per sostenere i costi della campagna elettorale per la Regione Lazio.

Questi scambi, scrive ‘Il Messaggero’, sarebbero avvenuti tra il 2004 e il 2005, prima e durante la competizione elettorale per il rinnovo della carica alla guida della Regione Lazio. Secondo la procura di Roma in quei due anni il gruppo Tosinvest erogò otto bonifici da 50mila euro ciascuno a favore dell’allora governatore della Regione Lazio, Storace, in corsa per il secondo mandato. Storace perse la competizione e poco tempo dopo fu nominato ministro della Salute nel terzo governo Berlusconi. Secondo l’accusa, nel lasso di tempo tra la nomina a ministro e le dimissioni nel 2006, Storace avrebbe firmato un decreto che prevedeva un investimento di circa 100 miliardi nella ricerca scientifica: tra i destinatari dei finanziamenti c’era anche la clinica san Raffaele della Pisana, di proprietà della Tosinvest, cui erano destinati circa 7 milioni di euro. Secondo l’accusa quello era il favore fatto da Storace per sdebitarsi dei 400 milioni che avrebbe ricevuto da Angelucci.