Francia: Samuel Simi, militare italiano morto nella valanga

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2016 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA
Francia, Samuel Simi, militare italiano morto nella valanga

Francia, Samuel Simi, militare italiano morto nella valanga

SIENA – C’è anche un italiano tra i 5 soldati della legione straniera rimasti uccisi lunedì a seguito di una valanga nelle Alpi francesi. Si tratta di Samuel Simi, 26enne di Monteroni d’Arbia (Siena). Il giovane faceva parte di un’unità di 50 militari specializzati nel combattimento in montagna. Il gruppo si stava allenando fuori pista, a circa 2.200 metri di altezza, vicino a Valfrejus, in Savoia, quando è stato travolto dalla valanga nel primo pomeriggio del 18 gennaio.

Non sono pochi gli incidenti in montagna in questi giorni. Dopo la tragedia di mercoledì scorso a Les Deux Alpes (Francia), sabato in Svizzera altri due freerider sono morti travolti da una valanga. Erano in fuoripista vicino al comprensorio di La Tzoumaz, nel Canton Vallese, insieme ad altri due compagni che sono riusciti a salvarsi.    L’incidente è avvenuto nel giorno in cui – secondo quanto riportato dai media francesi – la procura di Grénoble ha indagato per omicidio colposo il professore di Lione che la scorsa settimana avrebbe accompagnato i suoi studenti in una pista chiusa al pubblico nella Val d’Isère. Qui una slavina aveva travolto e ucciso un quattordicenne, una sedicenne e un ucraino che non era con la scolaresca. Il docente, di 47 anni, è ancora ricoverato in ospedale per i traumi subiti.

E’ un sabato di bel tempo a La Tzoumaz, dopo giorni di precipitazioni intense sulle Alpi al confine tra Francia, Svizzera e Italia. I quattro freerider ne approfittano per avventurarsi sulla neve fresca che ricopre i pendii della zona, non lontano dal noto comprensorio di Verbier. Gli appassionati la chiamano “powder”, polvere: attraversarla per primi per loro è qualcosa di unico. Sono le 14.20 e stanno sciando in un bosco quando poco sopra, probabilmente appena dopo il loro passaggio, si apre una voragine nel manto bianco: una valanga larga 200 metri e lunga 250 scatena la sua forza distruttiva sul versante e per alcuni interminabili minuti fa sparire tutto. In due riescono a salvarsi, “sono incolumi”, spiega all’Ansa Jean-Marie Bornet, portavoce della polizia cantonale del Vallese. Ma per l’altra coppia di sciatori non c’è stato nulla da fare: i medici hanno dichiarato il loro decesso sul posto.

Sabato il pericolo valanghe nella zona era “marcato” (indice 3 su una scala di 5 punti) secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe svizzero. Lo stesso grado di pericolo che, secondo il bollettino Aineva, si trova in buona parte della Alpi italiane sulle zone di confine. Nonostante le precipitazioni limitate, in questi giorni l’azione del forte vento freddo sta creando nuovi accumuli di neve, sovraccaricando i precedenti e creando instabilità sui versanti.

(Le immagini si riferiscono alla valanga a Les Deux Alpes).