Franco Lori, 35 telefonate per salvare il bambino di Prato

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA

PRATO – Trenta, forse anche trentacinque telefonate in 4 ore. Sono quelle che segnano i tempi del malore, dei soccorsi, del ricovero e infine della morte di Franco Lori, il bambino toscano morto dopo una gita sui monti della Calvana, vicino Prato. La prima è delle 13.08, la fa l’accompagnatrice Alessandra Foddi. I ragazzi sono una sessantina, tutti tra gli 8 e i 17 anni. Si sono ritrovati per una passeggiata con pranzo a sacco, una scampagnata poco impegnativa. Hanno acqua a sufficienza, fanno soste lungo il tragitto. Ma Franco verso l’ora di pranzo, l’ora più calda, è stanco. Si lamenta. Finché non ha un malore. Alessandra è uno dei 14 accompagnatori, chiama i soccorsi. Chiama ancora alle 13,16, alle 13,33 e alle 13,46. Una nota ufficiale della Diocesi di Prato precisa che “già nella seconda chiamata l’animatrice, che ha frequentato il corso di primo soccorso, chiede l’invio dell’elisoccorso”. Su indicazione del 118 l’accompagnatrice inizia a fare un massaggio cardiaco.

Alle 13,50 il 118 di Prato allerta i vigili del fuoco: è richiesto il soccorso in una zona impervia, serve qualcuno che conosca quei monti molto bene. Lo stesso 118 alle 14,08 chiede l’invio dell’elisoccorso, un’ora dopo la prima chiamata di Alessandra Foddi. L’elicottero arriva dopo pochi minuti con a bordo un medico. “Quando un’ambulanza e una jeep — dichiara Simone Magazzini, responsabile della centrale operativa del 118 di Prato — sono arrivati a Casa Bastoni, dove ci avevano localizzato il punto, i soccorritori si sono resi conto che il gruppo era quasi in cima alla Calvana, dove si può arrivare solo a piedi”.

I soccorritori arrivati a piedi e il medico arrivato a bordo dell’elicottero provano a rianimare il bambino fino alle 15,22. Un intervento disperato. Alle 15,26 Franco arriva all’ospedale di Careggi. Tentano la circolazione extracorporea, la polizia avvisa la mamma, il piccolo è ormai in condizioni disperate. Alle 16,38 il decesso.