Fratelli Palummieri uccisi: Riccardo Bianchi sorvegliato a vista in cella
MILANO – E' in una cella 'speciale' a San Vittore, sotto stretta sorveglianza Riccardo Riky Bianchi, 21 anni, che nel giro di 36 ore ha ucciso a coltellate il suo migliore amico Gianluca Palummieri e poi la sorella Ilaria, nonche' sua ex fidanzata che ha violentato, picchiato e poi soffocato con un sacchetto di plastica.
Un duplice omicidio che si e' consumato alla periferia di Milano e di cui e' ancora oscuro il movente. Riky, quando ha confessato agli inquirenti e agli investigatori il suo gesto, non ha saputo dare un perche'. Un movente che gli agenti della squadra mobile e il pm Cecilia Vassena stanno cercando di chiarire, sentendo persone, amici e parenti del pluriomicida e delle due vittime.
Forse domani, quando Riccardo, accusato di duplice omicidio volontario e violenza sessuale, sara' interrogato in carcere dal gip Stefania Donadeo, per la scontata convalida dell'arresto chiesto dal pm, potra' fare maggior chiarezza sul perche' e su che cosa lo ha spinto ad ammazzare con venti coltellate (non e' ancora stata trovata l'arma) l'amico fraterno e poi seviziare e assassinare senza pieta' quella che fino a un mese fa era la sua ragazza, la sua Ilaria.
Di Riky poco si sa. Di lui, i pochi giovani che vivono nello stesso complesso di case a sei piani e immerse nel verde, in via Marchesi e dove il padre di Ilaria e Gianluca questa mattina ha sfogato il suo dolore, non parlano molto. Anzi, ''lo conosciamo appena''. Quanto basta per dire che ''era un tipo riservato, normale, educato, la sua famiglia per bene'', racconta una ragazza mentre sta imboccando la rampa del garage su una Smart rossa.
''Ci salutavamo, 'ciao', 'ciao''', ma nulla di piu'. Un altro, 18 anni da poco, racconta ''mi e' stato presentato un anno e mezzo fa alla festa di un amico comune come uno che abitava in una di queste case, ma qui tra di noi, nel quartiere, non aveva amici''. I suoi amici, ha proseguito, ''li aveva al Moreschi, e li' pare ne avesse tanti, ma non so aggiungere altro se non che tutti noi qui siano sconvolti per quel che e' successo e non ci sappiamo dare una spiegazione''.
Ci sono rabbia e tristezza anche tra i molti amici di Ilaria e Gianluca che oggi pomeriggio, almeno in una trentina, si sono dati appuntamento alle 'torri', quei palazzoni che delimitano il confine tra Milano e Cesano Boscone, dove vivevano Ilaria e Gianluca, a cui hanno voluto dedicare una cartellone che hanno appeso alla cancellata di recinzione: un lenzuolo con la scritta 'Ila&Gian per sempre nei nostri cuori'. E tra i pianti, c'e' stato chi non si e' risparmiato parole dure e insulti per Riky, ma quasi tutti hanno espresso parole di affetto per chi non uscira' piu' con loro alla sera e al bar per una ''birretta'': ''Due ragazzi splendidi. Gia' dagli occhi lo capivi. Hanno sofferto tanto, da poco hanno perso la madre, ma non il sorriso. Gianluca faceva l'assicuratore ed era sempre disponibile e Ilaria si faceva in quattro sia per il lavoro sia per gli amici''.