Frode fiscale a Ferrara: 4 imprenditori arrestati e 22 indagati

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA

FERRARA, 1 GIU – Quattro imprenditori arrestati per frode fiscale, con ordine di custodia cautelare, 22 persone denunciate in tutta Italia per associazione a delinquere, frode fiscale, falsita' ideologica, truffa ed appropriazione indebita, beni sequestrati per oltre 500.000 euro, 15 milioni di euro nascosti al fisco dall'organizzazione in appena due anni ed evasione di 3 milioni di euro di Iva.

Sono questi i numeri dell'inchiesta durata oltre un anno tra Ferrara e la Germania, da dove veniva importate auto di lusso con il trucco delle frodi carosello per non pagare l'Iva.

L'indagine del nucleo polizia tributaria della guardia di finanza di Ferrara, coordinata dai pm Nicola Proto e Filippo di Benedetto, ha portato a scoprire l'organizzazione ferrarese specializzata in frodi fiscali, truffe e riciclaggio nel settore del commercio delle autovetture di lusso. Una organizzazione che si riforniva di auto di lusso direttamente in Germania da un gruppo di siciliani al cui vertice era Vito Lo Piccolo, arrestato per riciclaggio dalla polizia tedesca che poi ha collaborato con la procura e finanzieri tramite Eurojust, organismo della unione europea che si occupa della cooperazione tra le autorita' giudiziarie degli stati membri.

A tirare le fila dell'organizzazione era Francesco Sbarro, titolare di due societa' ferraresi, una delle quali attiva nel commercio on-line e l'altra spostata da Ferrara a Bologna durante le indagini, mentre un' altra societa' e' invece attiva nel Rodigino, a Occhiobello. Sbarro e' vecchia conoscenza della Finanza, in quanto e' gia' sotto processo per frode fiscale da 20 milioni di euro, processo in corso a Ferrara che vede imputati una ventina di persone legate alla concessionaria Automec Mercedes di Ferrara, oggi chiusa, per triangolazioni per la compravendita di auto di lusso per evadere l'Iva, con la Repubblica di San Marino.

Nel caso attuale, le auto, di ingente valore, venivano formalmente acquistate per il noleggio mentre di fatto erano esposte nelle vetrine, anche on-line, delle concessionarie dell'organizzazione per essere vendute a privati ed ad altri autosaloni conniventi dislocati su tutto il territorio nazionale, i cui titolari sono stati tutti denunciati.

La frode si reggeva su un sofisticato sistema di societa' inesistenti, le cosidette ''cartiere'' rette da prestanome, che solo formalmente apparivano come acquirenti delle autovetture provenienti dalla Germania dichiarando di utilizzarle per l'autonoleggio, uso che gli consentiva per legge di non pagare l'Iva; di fatto, pero', le cartiere, invece di destinare le autovetture all'autonoleggio come dichiarato, le vendevano a privati ed altre concessionarie compiacenti a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Nel caso delle autovetture usate l'organizzazione truffava i suoi stessi ''clienti'' grazie alla manomissione dei contachilometri che venivano scalati se non quasi del tutto azzerati.

Per immatricolare in Italia le autovetture provenienti dalla Germania l'organizzazione si avvaleva di due agenzie di autopratiche di Bologna e Palermo i cui titolari sono stati anch'essi denunciati.

Oltre a Francesco Sbarro, per cui e' stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere, il Gip ha disposto arresti domiciliari per gli atre del gruppo, tutti di Ferrara, R.P. di 43 anni, T.S. di 51 e B.P. di 58. Lo stesso Gip ha disposto il sequestro preventivo per una valore di 537.556 euro rappresentati da 2 appartamenti, 1 tabaccheria di Ferrara oltre a quote societarie e conti correnti nella disponibilita' degli indagati.