Furti rame: 60mln € di danni a Enel e Fs, 178mila minuti di ritardi dei treni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2013 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA
Furti rame: 60mln € di danni a Enel e Fs, 178mila minuti di ritardi dei treni

Furti rame: 60mln € di danni a Enel e Fs, 178mila minuti di ritardi dei treni

ROMA – Oltre 60 milioni di euro di danni per Enel e Ferrovie dello Stato e 178mila minuti di ritardo accumulati dai treni. Questo il bilancio 124 giorni di furti di rame nei primi 10 mesi del 2013. Tali e tanti i danni da spingere Telecom Italia a sostituire i cavi di rame con quelli in alluminio, almeno nelle zone più colpite.

I furti di rame dalle cabine Enel e dalle linee ferroviarie sono diventati in pochi anno un vero e proprio business, scrive Riccardo Tagliapietra su Il Messaggero:

“Nei primi sei mesi dell’anno le persone denunciate, 2.720, sono quasi raddoppiate. Più di 11mila furti e 1.631 arresti, entrambi in crescita, secondo i dati presentati ieri dall’Osservatorio nazionale sui furti di rame. Puglia e Sicilia le regioni più colpite assieme a Lazio e Campania. Con un trend destinato a salire, come il prezzo, passato dai 4,65 euro al chilo del 2009 a 6,82, in leggero calo rispetto al 2011, destinato a toccare nuovamente quote record. Per questo lo chiamano «oro rosso»”.

Qualche italiano, ma soprattutto nomadi e cittadini dell’est europa. Questo l’identikit dei ladri a caccia di “oro rosso”:

“Secondo alcuni investigatori, molte bande comincerebbero a diventare interessanti per la criminalità organizzata entrata a pieno titolo nell’affare, assieme a imprese e fonderie che acquistano materiale rubato senza troppi scrupoli. Rubare e riciclare l’oro rosso è come andare al bancomat: prelevato da cantieri, linee ferroviarie o elettriche, viene ripulito dalla plastica e fuso. Una volta terminata l’operazione il rame può essere rivenduto a produttori locali o esportato nei paesi dell’Est, come la Romania. Di lì finisce a rifornire l’Europa e l’Asia, dove viene consumata il 51 per cento della produzione mondiale. Anche i dati europei parlano chiaro: il 41 per cento dei prodotti in rame vengono realizzati con la fusione del metallo rottamato. In Italia la percentuale sale al 75 per cento”.

Solo nel 2011 i casi di furti di rame ai danni dell’Enel son stati quasi 5mila, un aumento dell’80% rispetto all’anno precedente:

“Nei primi 10 mesi dell’anno, sono stati coinvolti 11.294 convogli, per più di 178mila minuti di ritardo, che in soldoni corrispondono a 124 giorni. Anche in questo caso Ferrovie sta tentando di sostituire le linee più bersagliate dai predoni con cavi in altre leghe”.