G8. Genova dieci anni dopo in allarme: lo spettro degli scontri della Val di Susa

Pubblicato il 20 Luglio 2011 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Era il 20, 21 e il 22 luglio che Genova ospitò il G8 delle polemiche, degli scontri, dei cortei lunghissimi e delle violenze. Sono passati dieci anni da quei giorni, ma per sabato e il corteo dell’anniversario è già allarme. Come ha scritto su Blitz Franco Manzitti, un pensiero va alla Val di Susa, a quella tensione altissima tra i battaglieri anti-Tav.

Il rischio, o forse solo la preoccupazione,  che quello scenario fra i boschi possa essere l’anticamera per il decennale di Genova potrebbe essere reale. “C’è la preoccupazione che qualcuno possa strumentalizzare e destabilizzare il corteo pacifico. Per questo sarà fondamentale il dispositivo utilizzato per schierare le forze dell’ordine”, ha detto Roberto Traverso, segretario del Silp Cgil di Genova.

Dobbiamo dare un segnale che a Torino non abbiamo dato, cioè applicare alla lettera gli insegnamenti della scuola per l’ordine pubblico di Nettuno, aperta non a caso dopo il 2001. Ma nessuno di noi deve essere mandato allo sbaraglio”.

A Genova sono attese tra le 10 e le 15 mila persone, per Traverso: “Bisogna isolare gli eventuali violenti prima che si mischino ai manifestanti pacifici, per farlo sono necessari reparti inquadrati, ma discreti. Il Viminale e non noi deve cancellare l’immagine di una città commissariata”.