Gabriele Russo, giù dalla nave: si è buttato, è caduto o crisi epilettica?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2014 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Russo, giù dalla nave: si è buttato, è caduto o crisi epilettica?

Gabriele Russo (Foto da Facebook)

SAN GIOVANNI LA PUNTA (CATANIA) –  Gabriele Russo, giù dalla nave a 15 anni: si è buttato, è caduto o ha avuto una crisi epilettica? Forse la morte è arrivata dopo una serata con i compagni di scuola a bere qualche birra, poi, sporgendosi troppo dalla balaustra, il volo dal ponte numero 11 della nave da crociera: giù a picco per undici piani, sbattendo la testa sulla fiancata del colosso dei mari e poi schiantandosi nelle acque sporche del porto di Barcellona. Potrebbe essere morto così Gabriele, studente modello del liceo scientifico di San Giovanni La Punta (Catania). O almeno così sembrerebbe che sia andata, racconta Felice Cavallaro sul Corriere della Sera. 

La preside, Carmela Maccarone, arrivata a Barcellona appena saputo della morte del suo studente, nega che il ragazzo possa aver bevuto. C’è chi parla di una crisi epilettica. E persino chi dice che si sia buttato.

Paul Kyprianou ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno che

“al momento della tragedia, avvenuta alle 2.30 di notte, la Cruise Roma (la nave a bordo della quale erano gli studenti, ndr) era ferma in porto ed il ragazzo si trovava sul ponte superiore insieme ad altri compagni, molto probabilmente dello stesso istituto. L’equipaggio è subito intervenuto non appena ricevuto l’allarme da coloro che avevano assistito alla scena. I testimoni dicono che lo studente ‘improvvisamente ha preso la rincorsa e si è lanciato contro la ringhiera della nave superandola e perdendo l’equilibrio’. È così caduto in mare nello spazio tra la nave il molo”.

Ma, come scrive Cavallaro,

“sono tanti i dubbi che adesso sovrastano i genitori e i compagni dell’Istituto Ettore Majorana, dello Scientifico di San Giovanni, dove solo alcune classi come la II B avevano avuto il privilegio di partecipare allo stage letterario «Amare Leggere», promosso dalla «Grimaldi Lines», la società che nel progetto ha coinvolto oltre cinque mila studenti di tutta Italia. E 300 erano partiti la scorsa settimana da Civitavecchia dove tornano stasera, senza Gabriele”.

Era stata una crociera con letture, dibattiti e rappresentazioni teatrali. Domenica sera era stata dedicata alla libera uscita a Barcellona. Gabriele e i suoi compagni erano andati all’Hard Rock Cafè. Erano tornati sulla nave alle 2 di notte. Alcuni erano andati in discoteca, sulla nave. Altri sul ponte, a bordo piscina,

“correndo liberi nella notte, un po’ su di giri, gareggiando, provando a vedere chi arriva prima alla balaustra che sembra la ringhiera di una terrazza protesa sulla stele di Cristoforo Colombo”.

Questo pare al momento lo scenario più probabile. Ma per escludere con certezza che Gabriele sia stato spinto da qualcuno si attendono i risultati degli accertamenti della polizia spagnola, che sta sentendo studenti e insegnanti, compresa la preside, che dice:

“Escludo che Gabriele abbia bevuto. Ma tutto sembra frutto di una bravata finita tragicamente”.

C’è chi racconta:

“Si è voltato di scatto verso il bordo della nave, ha cominciato a correre e si è buttato” (…). “Si sarebbe gettato inconsapevolmente per aver preso delle cose”, azzarda un ragazzo. Mentre una sua compagna quasi smentisce: “A me parlano di una crisi epilettica”. “Forse un gioco…”, sussurra un altro. 

Un gioco finito in tragedia.