Gabriele Sorrentino: un milione di debiti, aveva perso i soldi di tutti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2017 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Sorrentino: un milione di debiti, aveva perso i soldi di tutti

Gabriele Sorrentino: un milione di debiti, aveva perso i soldi di tutti

TRENTO – Un crac da un milione e 100 mila euro: poi il broker Gabriele Sorrentino ha ucciso i suoi due figli di 2 e 4 anni a martellate e si è tolto la vita gettandosi da un dirupo. L’ex carabiniere, divenuto promoter finanziario, aveva infatti perso in poco tempo i soldi della vendita di una casa e i risparmi di venti clienti. Non pagava più bollette e il padre gli aveva dato 100 euro per la benzina.

Circa trecento mila ricevuti dai suoceri, altri 490 mila provenienti dalla vendita della casa in cui sino al 2015 aveva abitato nella vicina Mezzocorona. E quattrocentomila euro affidati da una ventina di clienti, tra amici e conoscenti ai quali aveva promesso un premio attorno al tre per cento. Tutto in fumo. Tutto svanito dopo investimenti sbagliati che la polizia sta cercando di ricostruire.

Come riporta Il Corriere della Sera, la tragedia ha avuto come detonatore l’incontro dal notaio, lunedì dopo le 11, preventivato da tempo per rogitare l’acquisto della casa, 240 metri quadrati su due piani, tra cui l’attico.

Un appuntamento privo di senso. Da tempo l’ex militare aveva smesso di pagare le onerose rate — 5 mila euro mensili — del «rent to buy», un affitto con riscatto al termine del quale avrebbe acquistato la casa versando una grossa somma, circa un milione di euro. Sogno impossibile, dato che doveva consegnare ancora complessivi 36 mila euro e per questo aveva ricevuto l’avviso di sfratto dalla società proprietaria del complesso immobiliare: la milanese Castello Sgr che contattata si limita a un «no comment».

Margherita Spagnuolo Lobb, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto di Gestalt Hcc Italy, spiega che c’era qualcosa di alterato nella scala di priorità dell’uomo, per lui contava solo “il bisogno di scalare lo status sociale, si riduce tutto alla capacità di dare beni materiali”. Si arriva fino a uccidere e la scelta dei soli maschi potrebbe non essere casuale: “E’ legata al fatto che proprio loro fossero destinati a diventare l’orgoglio del padre, i piccoli a cui affidare ciò che aveva costruito”.