Gatti uccisi e dacapitati, strage tra Lucca, Livorno e Genova. Per l’Aidaa sono “riti satanici”

Secondo l'associazione animalista, dietro alla morte violenta di un centinaio di felini potrebbe essere la mano di un unico gruppo, forse dedito alla pratica di riti satanici.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2022 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Gatti uccisi dacapitati

Gatti uccisi e dacapitati, strage tra Lucca, Livorno e Genova. Per l’Aidaa sono “riti satanici”(foto ANSA)

Potrebbe esserci la stessa regia dietro l’uccisione di molti gatti (alcuni decapitati) avvenuta nei giorni scorsi a Lucca ed in provincia e la strage dei felini avvenuta nei mesi scorsi a Livorno e Genova. A porsi il quesito è l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente Italiambiente (Aidaa).

Gatti uccisi e decapitati: casi a Genova, Livorno e Lucca

“Ci chiediamo se si tratti di una regia che trova le sue origini nei riti satanici o esoterici – si chiede l’associazione animalista Aidaa -. È una pista che non è da escludere se si pensa che negli oltre dieci gatti rinvenuti uccisi a Lucca tre sono stati decapitati ed altri riportavano sul corpo ferite che possono richiamare almeno in parte alla stessa mano assassina che un mese fa ha colpito a Genova dove i gatti ritrovati morti sono stati anche qui diversi, e a Livorno dove la mano assassina si è fermata (o trasferita) dopo che la notizia era diventata di dominio pubblico”.

Oltre cento gatti trucidati in pochi mesi nel triangolo Genova-Lucca-Livorno hanno creato e stanno creando sia paura tra i proprietari dei gatti, “ma sopratutto la voglia di mettere le mani su questi criminali assassini di poveri gatti da assicurare alla giustizia e di porre fine a questa mattanza” proseguono alla Aidaa.

L’esposto dell’Aidaa

L’Aidaa invierà un esposto alle tre procure di Genova, Lucca e Livorno perché si facciano indagini anche nel torbido mondo delle sette sataniche ed esoteriche. “Crediamo fortemente che dietro queste vicende ci possa essere una regia unica. Non vogliamo creare allarmismi, ma crediamo e negli esposti che inviamo alle procure lo spieghiamo che ci si possa riferire anche ad una o più mani assassine che traggono origine dallo stesso gruppo. Non andiamo oltre nell’esposizione pubblica delle motivazioni perché vogliamo a tutti i costi evitare le emulazioni che sono sempre dietro l’angolo ad opera di squilibrati vari”.