Gelmini e il bluff della “linea dura”: cala il numero dei bocciati

Pubblicato il 4 Ottobre 2011 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

Mariastella Gelmini (Lapresse)

ROMA – La “linea dura” annunciata da Mariastella Gelmini al suo insediamento al Ministero dell’Istruzione era un bluff. Il numero degli studenti bocciati alle scuole medie superiori non è aumentato come sostenevano i comunicati stampa degli anni precedenti. La pubblicazione degli studenti ora consultabile sul sito del Miur confuta le dichiarazioni degli anni precedenti.

Nel 2008 il ministero dell’istruzione dichiarava: “dopo le verifiche di fine agosto il totale degli studenti non promossi per l’anno 2007-2008 si attesta al 16,2 per cento del totale, mentre nell’anno scolastico 2006-2007 i bocciati furono il 14,2 per cento”. Ma il conteggio si contraddiceva da solo con il comunicato che spiegava: “A giugno gli studenti promossi sono stati il 59,4 per cento del totale, i non ammessi sono stati il 13,8 per cento e quelli con giudizio sospeso il 26,8 per cento. Circa il 6 per cento degli studenti che hanno effettuato le prove di verifica a fine agosto sono stati bocciati portando la percentuale dei non ammessi al 16,2 per cento”.

Ma la matematica non è un’opinione: elaborando i dati del comunicato ufficiale non è il 16,2 per cento il numero di bocciati, ma il 15,4 per cento. Uno 0,8 per cento in più di studenti dichiarati bocciati che invece hanno regolarmente seguito i loro percorsi di studio.

Nel 2009 invece cala il numero dei bocciati e raggiunge il 13,6 per cento, mentre nel 2010 il Miur ha dichiarato “più severità” neglie siti degli scrutini. La nota ministeriale afferma: “Per quanto riguarda i risultati degli scrutini relativamente alle prime quattro classi delle scuole superiori, i dati disponibili segnalano un incremento significativo dei non ammessi. Rispetto all’11,7 per cento dei non ammessi alla classe successiva del precedente anno scolastico, quest’anno nelle stesse scuole la percentuale sale al 13,1 per cento”. Ma nel 2009 il ministero aveva dichiarato una cifra ben diversa.

Si arriva poi al 2011 in cui in attesa della pubblicazione dei dati ufficiali del ministero si “vocifera” di un 11,9 per cento di bocciati nel mese di giugno. Dall’anno scolastico 2007-2008 ad oggi il calo degli studenti delle superiori non ammessi è stato di circa il 2 per cento. Dov’è finita la “linea dura” e la “maggiore severità” annunciata dal ministro Gelmini, con bocciature inesistenti prima dichiarate e poi (inavvertitamente?) smentite. Forse a fare i conti (sbagliati) degli studenti bocciati sono stati gli ingegneri troppo impegnati nella progettazione e costruzione del tunnel tra il Cern di Ginevra e il Gran Sasso, orgoglio nazionale decantato dal ministro.