Gemelli scambiati al Pertini, Tribunale decide l’8 agosto. Di chi sono? Sondaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Agosto 2014 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gemelli contesi: di chi sono i bambini che stanno per nascere dopo uno scambio di provette all’ospedale Sandro Pertini di Roma?

Due coppie avevano scelto la fecondazione assistita, ma per un grave errore lo sperma e gli ovuli della coppia A sono stati impiantati nell’utero della donna della coppia B.

Quindi di chi sono i due gemelli, un maschio e una femmina, che dovrebbero nascere fra il 12 e il 14 agosto prossimi?

Dei loro genitori biologici o della coppia la cui donna li ha tenuti in grembo per 9 mesi e che sta per partorirli?

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Come spiega il Corriere della Sera, è una situazione senza precedenti per il diritto di famiglia italiano, e la giudice Silvia Albano, che dovrà decidere l’8 agosto a chi affidare i bambini, dovrà valutare le ragioni dei genitori genetici e della coppia gestante.

Le ragioni dei genitori biologici. La coppia A, (40 anni architetto lui, 38 anni impiegata di banca lei) rivendica i due gemelli perché “hanno il nostro Dna” e perché “l’ambiente gestazionale non influisce sullo sviluppo del feto”. I genitori biologici faranno appello ai “diritti della personalità riconosciuti dalla Costituzione” e vogliono bloccare la registrazione all’Anagrafe dei due bambini.

Le ragioni della coppia gestante. La coppia B (45 anni psicanalista lui, 41 anni psicanalista lei) vuole tenersi i due gemellini, appellandosi all’epigenetica, la capacità di adeguamento del Dna all’ambiente indagata dalle più recenti ricerche scientifiche. Il ruolo fondamentale, per la coppia B, sarebbe quello della madre che partorisce, quella che dà al/ai neonato/i protezione e cibo.