Genova: il figlio non paga una multa, gli vendono la casa all’asta

Pubblicato il 5 Marzo 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – “Se penso a tutta la fatica che ho fatto per mettere insieme queste quattro cose, mi viene il magone. Non voglio dire che giustifico chi va a mettere le bombe davanti a Equitalia. Ma ora che ho perso la casa per una multa presa da mio figlio, capisco la frustrazione di chi compie gesti del genere”. Bruno Borello racconta la sua storia al Secolo XIX.

Aveva comprato una casa dignitosa a Genova. Un quarto dell’appartamento, ereditato dal figlio, è stato pignorato per una cartella esattoriale non saldata. Il successivo acquisto da parte di una società immobiliare lo ha costretto a mettere anche la sua parte. “Non ho mai avuto paura di lavorare. Oggi però non so più da che parte stare, non so più in che Paese vivo”.

Hanno rispettato la legge gli esattori di Equitalia, che hanno pignorato una frazione di appartamento a un piccolo imprenditore senza più lavoro e che per questo aveva smesso di pagare il bollo del furgone e le successive multe, i cui interessi erano lievitati a dismisura. È stata impeccabile, dal punto di vista normativo, la immobiliare che ha acquistato la frazione di proprietà, cercando poi di rivenderla al doppio del prezzo al detentore del resto delle quote: un pensionato che quei soldi non li aveva.