Intercettare fa ingrassare: carabiniere risarcito e in pensione a 52 anni

Pubblicato il 31 Luglio 2012 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Se sei un carabiniere addetto alle intercettazioni la vita per te può essere stressante. Talmente usurante che puoi andartene in pensione a 52 anni con un ritocco dell’assegno. E’ successo a Genova, dove il Tar ha deciso la pensione per un carabiniere che aveva passato anni a intercettare persone sotto indagine. Una vita dura perché i turni prevedevano anche lunghe notti con le orecchie vigili. Il che vuol dire stress, vita sedentaria, vita sociale semiannullata, chili in più e anche depressione.

Il militare aveva cambiato mansione dopo un incidente stradale che lo aveva portato al coma. Una volta rientrato in servizio è stato assegnato a una mansione più “tranquilla”. Ovvero le intercettazioni. Ma dopo un po’ a iniziato a subire le conseguenze del nuovo lavoro: clinicamente il suo era “disturbo dell’adattamento”. I chili in più, poi, si sono lentamente trasformati in obesità. Tre anni fa il carabiniere ha deciso di chiedere all’Arma un indennizzo. Ma niente da fare. Solo dopo l’intervento dell’avvocato, e il ricorso al Tar, qualcosa è cambiato: dopo una serie di consulenze mediche il tribunale amministrativo lo ha dichiarato non idoneo a quel lavoro. Pensione immediata per lui, a 52 anni, più un assegno più ricco per gli anni passati a intercettare.