Genova, le case a prezzi stracciati per giudici e funzionari

Pubblicato il 18 Febbraio 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Gli appartamenti erano riservati “a giovani ingegneri pubblici alle prime armi, e dallo stipendio basso”. O almeno avrebbero dovuto: in pratica invece sono diventati una comoda dèpendance nel centro di Genova per magistrati e funzionari dai redditi superiori ai 100 mila euro l’anno. Il tutto gratis, o quasi. Nessuno al momento ha spiegato quale sia stato il criterio di assegnazione: tra gli inquilini anche l’attuale procuratore regionale della Corte dei conti. La vicenda ora è al vaglio della procura.

Si chiede il Secolo XIX: Perché, per esempio, l’attuale procuratore regionale della Corte dei Conti ligure Ermete Bogetti, il capo dei giudici contabili che devono indagare sugli sprechi di denaro pubblico, si è goduto 28 metri quadrati dal 20 marzo 2003 al 31 ottobre 2008, pagando 134 euro al mese sebbene in quel periodo lavorasse a Torino? Bogetti risponde pacato: «Feci domanda, me lo diedero…». In realtà tocca un altro tasto dolente, poiché in alcuni casi non fu nemmeno necessario chiedere qualcosa per iscritto a qualcuno.

E ancora: Quei locali, inclusi dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti in un piano di vendita per far cassa, sono entrati nel patrimonio del Fip, Fondo immobili pubblici riconducibile al dicastero dell’Economia e partecipato dalle banche. E però la destinazione al momento resta l’«uso governativo».