Genova, falsi incidenti e fratture inventate per truffare le assicurazioni: 18 denunce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2017 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Genova, falsi incidenti e fratture inventate per truffare le assicurazioni: 18 denunce

Genova, falsi incidenti e fratture inventate per truffare le assicurazioni: 18 denunce

GENOVA – Falsi incidenti e fratture inventate per la maxi truffa alle assicurazioni. A Genova denunciati medici, studenti, calciatori. Qualcuno si era ferito apposta. Traditi da una foto su Facebook.

Gli incidenti non erano veri, ma costruiti e programmati a tavolino con un fisiatra compiacente ed una rete di conoscenze truffaldina. Fino a quando, però, una delle “vittime” è stata tradita da quella foto postata su Facebook qualche giorno prima della finta, rovinosa caduta, in cui compariva già con un braccio ingessato. Poi, i carabinieri della Compagnia di Arenzano ed i vigili urbani di Genova si sono accorti che troppe volte in un arco di tempo molto ristretto quel gatto nero tagliava la strada ai farlocchi malcapitati, facendoli cadere sull’asfalto, sempre rovinosamente.

Come scrive il Secolo XIX, sono indagate 18 persone: gran parte giovanissime tra i 25 ed i 35 anni, tra loro il terzino di una squadra di Eccellenza del Savonese, il portiere di una società dilettante della Valpolcevera, il titolare di una concessionaria di auto del ponente genovese.

Tutti sono chiamati a rispondere di “associazione a delinquere finalizzata alla commissione del reato di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”. Tradotto: truffa da un milione di euro ai danni di Unipol-Sai, Groupama, Vittoria Assicurazioni e Donau; ed autolesioni.

Spesso succedeva che uno di questi si faceva male in palestra o giocando a pallavolo, a quel punto entrava in campo Antonino. Suggeriva al ferito cosa fare: non andare in ospedale subito, ma lungo la Statale Aurelia con una moto già danneggiata, chiamare i carabinieri o i vigili urbani e raccontare di essere caduto mentre un gatto attraversava la strada. Le prove incontestabili erano il mezzo incidentato, il ferito, i testimoni. Anche l’ambulanza, chiamata per l’occasione.