Genova, il marito si uccise sul lavoro. Un anno dopo lei tenta il suicidio con i figli

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2017 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Un anno fa suo marito si era ucciso sul posto di lavoro. Da allora lei non si era più ripresa. E sabato scorso, 18 febbraio, ha cercato di incendiare e far esplodere la casa, nel quartiere Foce di Genova, in cui vive con i figli di 13 e 10 anni. 

La donna, 35 anni è stata sottoposta fermata con l’accusa di duplice tentato omicidio e incendio. Adesso si trova ricoverata all’ospedale San Martino e sabato 25 febbraio verrà interrogata dal giudice per le indagini preliminari Massimo Cusatti, che ha firmato il fermo.

Secondo gli agenti della squadra mobile la donna aveva comprato alcune bombolette di gas e una cucina da campeggio. Sabato mattina avrebbe dato fuoco alle bombolette causando l’esplosione e il rogo. E’ stato il figlio più grande a capire quanto stava accadendo e a salvare fratellino e mamma.

I poliziotti hanno ricostruito la dinamica grazie ai racconti dei vicini e ai frammenti delle bombolette volati in strada dopo l’esplosione. La donna nega tutto.

Sulla pagina Facebook del quotidiano ligure il Secolo XIX ha lasciato un commento il titolare del marito della donna, che ha smentito che l’uomo si fosse ucciso perché licenziato:

“Fabrizio non è mai stato licenziato né si aveva intenzione di farlo; Fabrizio era un ragazzo dal cuore d’oro , un amico è un ottimo collaboratore. Quello che è successo sabato è tremendo e dispiace per i due figli che rivivono una tragedia troppo più grande di loro”.