Genova, insulti su un muro al poliziotto morto d’infarto a Ventimiglia

di Redazione blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2016 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Genova, insulti su un muro al poliziotto morto d'infarto a Ventimiglia

Genova, insulti su un muro al poliziotto morto d’infarto a Ventimiglia

GENOVA – Insulti con vernice rossa sono comparsi su un muro vicino alla dogana di Genova per sfregiare la memoria di Diego Turra, l’assistente capo del Reparto Mobile di Genova Bolzaneto, deceduto per infarto durante una manifestazione di “No borders” (“niente confini”) a Ventimiglia il 6 agosto scorso.

Si trovava sul posto, con i suoi colleghi, per mantenere l’ordine pubblico nella città presa d’assalto da centinaia di disperati in attesa di attraversare il confine francese per tentare la fortuna. In quel giorno, ha dovuto affrontare l’ennesima manifestazione dei gruppi vicini ai centri sociali e alla teppaglia antagonista che utilizzano la tragedia dei migranti clandestini per spicchi di visibilità. Sotto il caldo cocente l’uomo di 52 anni è caduto per un infarto fulminante, come ha stabilito la successiva autopsia, che ha escluso malformazioni o altre patologie tra le cause della morte.

Fin da subito, nel sottobosco del web, erano circolati motteggi e insulti nei confronti del poliziotto, ai quali il segretario generale del Sap (sindacato autonomo di polizia) Gianni Tonelli aveva fatto seguire immediate querele nei confronti di un paio di utenti che avevano scritto sulla propria bacheca frasi denigratorie e ingiurie.

L’altroieri, però, un nuovo episodio. Come detto nel capoluogo ligure sono comparse due scritte: “Diego Turra solita merda” e “Meno arresti, più arresti cardiaci”. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Digos della questura del capoluogo ligure, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori delle scritte. La stazione Marittima genovese, dall’entrata in vigore dell’allerta 2 negli scali portuali, è sottoposta ad una sorveglianza più rigida dell’area ed è probabile che gli autori possano essere stati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso.

Si tratta di scritte “di matrice anarchica infamante e vergognosa”. Con queste parole Roberto Traverso, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap, ha condannato gli insulti chiedendo l’immediata cancellazione degli insulti.